Matteo Salvini a Corigliano Rossano
2 minuti per la letturaLA LEGA entra nel vivo della sua campagna elettorale, che oggi con il suo leader Matteo Salvini ha voluto presentarsi, di nuovo, al suo elettorato calabrese. Nella prima regionale del segretario della Lega Matteo Salvini a Corigliano Rossano ha aperto la sua campagna elettorale calabrese, nel cui collegio plurinominale è capolista al senato, incontrando prima la stampa e a seguire i cittadini. Una mattinata affollata, quella di Corigliano Rossano, che ha avuto più il sapore di un vero comizio piuttosto che della classica formula domanda e risposta. Ma la platea è rimasta attenta e partecipe alle parole del capitano, accompagnato da Domenico Furgiuele candidato alla camera nel collegio uninominale Corigliano Rossano- Crotone e dai candidati al senato nel collegio unico plurinominale Simona Loizzo, Giacomo Saccomanno(Commissario regionale del partito) e Maria Carmela Iannini.
Se esiste una questione meridionale, esiste la questione “Calabria”, che va affrontata con un’attenzione maggiore rispetto al resto della nostra nazione. E se da una parte riprende vigore l’idea di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, inevitabilmente il pensiero vola alla viabilità, che si sa, nella nostra piccola regione non brilla per efficienza. Tema anche Salvini, sollecitato dalla stampa, vuole affrontare. Del resto dopo averla percorsa per arrivare nel comune unico, avrà avuto modo di notare come le caratteristiche della statale 106, a cui il numero uno del Carroccio si riferisce al pari di noi indigeni come strada della morte, siano diverse dalle strade lombarde. E, dunque, nel suo programma, che guarda alla Francia, le infrastrutture viarie sono al centro della sua agenda politica in caso di vittoria al prossimo e imminente cambio di Governo, che le politiche del 25 settembre determineranno.
Un programma determinato e che vede anche, nella fase conclusiva del governo Draghi, una pax per arrivare ad un accordo che possa frenare il caro bollette. E anche per questo ”copiare” il metodo Macron potrebbe essere la soluzione. Fattibile, se le forze di governo vorranno, arrivare ad una soluzione che possa fissare gli aumenti ad un massimo del 4% per i cittadini, grazie ad apposito stanziamento che possa coprire il resto.
“Convocare intorno allo stesso tavolo – ha detto Salvini – tutti i soggetti interessati e dare mandato pieno a Draghi, perché aspettare ancora un mese e mezzo significa il fallimento dell’economia. Come Macron, massimo dell’Europeismo. Copiamo la Francia, soldi subito alle aziende perché la crisi non sia come una calamita naturale. Vogliamo per il prossimo governo un paese economicamente vivo”.
Come al solito Salvini ha parlato in modo spicciolo, alla pancia dei cittadini presenti, sulla cui pelle pesano aumenti e crisi economica, arrivando anche a lanciare l’idea di un aumento dei rappresentanti calabresi a Roma. Soppressione del Tribunale di Rossano, agricoltura, pesca. Anche di questo si è parlato, sottolineando come la crisi energetica stia creando un Armageddon finanziario senza precedenti. Nel primo pomeriggio, inoltre, il leader della Lega ha incontrato una delegazione di pescatori e agricoltori della Sibaritide.
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