Carlo Guccione
3 minuti per la letturaCOSENZA – Quarantotto ore dopo la “notte dei lunghi coltelli” per la scelta dei candidati del Pd, Carlo Guccione, responsabile dem della sanità per il Mezzogiorno, dice la sua. E lo fa su un punto che lo riguarda da vicino: per le elezioni del 25 settembre nessun posto da capolista alla Camera o al Senato, ma, al contrario, quello di “terzo” al proporzionale. Insomma il suo “caso”, sollevato a seguito dell’ufficializzazione delle liste e delle candidature da parte del partito guidato da Enrico Letta, ricalca un po’ quello di Luca Lotti, ma, ovviamente, in salsa nostrana, con gli immancabili ingredienti dell’ipotesi “tradimento” e delle “false aspettative”.
«Ho inteso la mia militanza politica senza mai guardare a interessi personali o a singole ambizioni. Ho lottato contro ogni forma di trasversalismo e combattuto battaglie, in particolare sulla sanità, per l’interesse del territorio e dei cittadini – ha dichiarato, attraverso una nota, Guccione – Le mie scelte sono sempre state dettate dall’impegno e dalle sfide. Sfide a volte quasi impossibili, dalle quali non mi sono mai sottratto».
«Testimonianza ne è la mia disponibilità nel 2016 alle elezioni amministrative di Cosenza quando, a 48 ore dalla presentazione delle liste, il candidato a sindaco di centrosinistra ha abbandonato il campo. Anche oggi – aggiunge il democrat –, senza nascondere la mia amarezza e consapevole di aver subito un torto, non farò mancare il mio impegno e la mia mobilitazione per il Partito democratico».
«Combatterò senza risparmiarmi in questa difficile campagna elettorale da militante e candidato. Anche perché – conclude Guccione – quando il Capitano smarrisce la rotta e rischia di portare la nave alla deriva, non è il tempo di abbandonarla ma di dare una mano a ritrovare la giusta direzione». Come a dire, insomma, “stai sereno, Enrico, nonostante tutto, non ti abbandonerò”.
Tra déjàvu, neanche troppo risalenti nel tempo, il responsabile Sanità per il Sud del Pd annuncia, così, ufficialmente di scendere in campo: una comunicazione che, a dir la verità è spiazzante, dal momento che in molti attendevano il suo “gran rifiuto”.
Candidati Pd, Pecoraro nel collegio uninominale di Cosenza alla Camera
Nel frattempo, arriva nella serata di ieri l’indiscrezione: la parlamentare uscente del Pd Enza Bruno Bossio rinuncia e non sarà tra i candidati nel collegio uninominale di Cosenza alla Camera (pur rimanendo candidata al secondo posto nella lista proporzionale), e al suo posto correrà il segretario del Pd provinciale Vittorio Pecoraro: decisione che Roma sembra aver preso, l’ufficialità è prevista oggi. A soli 29 anni, sarà uno dei candidati più giovani del Paese.
Il Movimento Cinque Stelle
Spostando lo sguardo, inoltre, dal Nazareno al M5S, c’è da segnalare che la notte scorsa, quella a cavallo tra martedì e mercoledì, sono state concluse le operazioni di votazione degli iscritti sulle proposte di autocandidatura per le politiche. Hanno votato 50.014 aventi diritto su un totale di 133.664. In particolare, al quesito “Approvi la proposta del Presidente Conte di inserire, con criterio, di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali i nominativi di cui al seguente elenco (tra questi quello dell’ex procuratore di Reggio Federico Cafiero de Raho, ndr)?”, i sì sono stati 43.282 e i no 6.732 .
C’è, infine, da dire che l’esisto delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato non è (almeno fino ad ora) ancora noto. Il Movimento fa, del resto, sapere che tutti tali dati saranno resi noti «nei prossimi giorni». In ultimo, mentre i big del centrodestra sono in Sardegna a Villa Certosa per chiudere (entro oggi) le liste, corre voce che Fratelli d’Italia possa avanzare per la Calabria il nome di un candidato romano.
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