Pino Capalbo
1 minuto per la letturaACRI – Si è insediata ieri la commissione elettorale centrale, che, all’interno degli uffici di via Madonna del Rinfresco, dovrà passare al vaglio tutte le schede elettorali relative alle elezioni comunali di Acri di domenica scorsa. La commissione è presieduta dal magistrato Maurizio Pancaro del Tribunale di Cosenza. Si dovrà procedere a un riconteggio, per confermare o meno i numeri venuti fuori subito dopo la conclusione delle operazioni di scrutinio.
Non sarà un lavoro semplice né breve, anche in considerazione delle percentuali emerse lunedì. Per ora si lavora sui registri e, per quanto riguarda i candidati a sindaco, c’è la conferma del turno di ballottaggio tra Pino Capalbo e Natale Zanfini del 26 giugno.
Sono 39 i voti che hanno impedito a Capalbo di vincere al primo turno. Nelle fasi successive si prenderanno in esame anche i voti di lista e quelli riportati dai singoli candidati. Per quanto riguarda le prime, quelle che appoggiano la corsa del sindaco uscente hanno superato di poco la soglia del 50% dei suffragi, quindi saranno oggetto di un’attenzione particolare da parte della commissione, poiché bastano pochi voti a modificare il quadro.
Andare al ballottaggio sapendo che Capalbo ha la maggioranza dei seggi è un conto, la possibilità di poter governare con il premio di maggioranza con l’eventuale vittoria di Natale Zanfini è un altro. Cambia tutto.
I protagonisti intanto non commentano e restano in attesa di ragionare sui dati ufficiali. Sugli scenari possibili nella composizione del prossimo Consiglio, intanto emergono dati interessanti. Se vince Zanfini non vi saranno donne.
Saranno invece due, Franca Sposato e Anna Cecilia Miele, entrambe assessore uscenti, a entrare in caso di vittoria di Capalbo. Tuttavia, tra i nove consiglieri già eletti nelle sue fila, non vi sono presenze femminili.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA