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Franz Caruso e alcuni dei consiglieri eletti

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COSENZA – Sarà una Giunta composta quasi tutta da consiglieri eletti quella che affiancherà il nuovo sindaco Franz Caruso nell’amministrazione della città. Il socialista lo ha anticipato ieri pomeriggio alla sua maggioranza (in senso stretto, le tre liste che lo hanno sostenuto dal primo turno), riunita per il primo incontro dopo il voto.

Il criterio di scelta sarà il consenso: saranno nominati assessori i più votati. Per il riparto in ‘quote’ tra le liste sembra confermato lo schema anticipato qualche giorno fa.

La lista “Franz Caruso sindaco”, la più votata della coalizione, esprimerà due assessori (che nel riparto generale si sommano naturalmente al sindaco). Per il ‘primato’ degli eletti più votati, la nomina dovrebbe quindi riguardare Maria Teresa De Marco e Massimiliano Battaglia, entrambi consiglieri di maggioranza durate il secondo quinquennio Occhiuto e presidenti di Commissione (rispettivamente, Sanità e Cultura). È probabile che De Marco possa prendere proprio la delega alla Sanità.

Il Pd, invece, otterrebbe tre assessorati. I più votati sono Damiano Covelli, Maria Pia Funaro e Giuseppe Mazzuca. Quest’ultimo, però, sembra sia più interessato al ruolo di presidente del Consiglio, per cui il terzo assessore in quota Pd sarà – seguendo il criterio emerso dalla riunione – Francesco Alimena. Per i socialisti entrerebbe in Giunta invece Pina Incarnato.

Fin qui le liste di Franz Caruso. Ci sono poi gli alleati del ballottaggio, presenti in Consiglio. Per Francesco De Cicco si prevedono due posti in Giunta. Uno dei due assessori dovrebbe essere Pasquale Sconosciuto, consigliere uscente rimasto fuori però ora dal riparto dei seggi. L’altro dovrebbe essere lo stesso De Cicco o un esterno che lui indicherà, nel caso in cui decidesse di non lasciare il Consiglio. Franz Caruso dovrebbe proporre l’assessorato anche a Bianca Rende, al posto della presidenza del Consiglio che è contesa, come detto, anche dal Pd.

Scegliere il presidente, del resto, non è prerogativa del sindaco, ma spetta al Consiglio che lo elegge a scrutinio segreto: è facile immaginare, quindi, come finirebbe una eventuale competizione tra Bianca Rende e Giuseppe Mazzuca (sostenuto da tutta la maggioranza eletta con Caruso). Rende, tuttavia, è sempre stata molto chiara rispetto al ruolo – «di dialogo e garanzia istituzionale» – che il suo gruppo avrebbe esercitato e quel ruolo non comprende incarichi di Giunta. Se Rende dovesse quindi rifiutare, sembra che l’orientamento di Caruso sia quello di contattare il Movimento 5 Stelle perché esprima un nome, con un’unica condizione: dovrà essere donna, per rispettare le quote di genere introdotte dalla legge Delrio. Anche il Movimento 5 Stelle sembra intenzionato a seguire il responso delle urne: indicherebbe quindi Veronica Buffone, la più votata tra le aspiranti consigliere.

Qualora Rende dovesse accettare, però, ai Cinque Stelle andrebbe bene comunque perché sarebbero loro a subentrare in Consiglio (con Gianpaolo Romanello, il più votato in assoluto della lista).

A proposito di surroghe, la nomina di tanti assessori ‘interni’ libererà posti in Consiglio e farà scorrere le liste. In base ai dati provvisori delle preferenze (sono in corso infatti ancora le verifiche a cura dell’ufficio centrale elettorale del Tribunale) entrerebbero in Consiglio: Francesco Graziadio, Alessandra Tuoto, Aldo Trecroci (Pd), Raffaele Fuorivia e Silvio Rendace (Franz Caruso sindaco), Antonello Costanzo (Psi), che risulterebbe eletto con ‘appena’ 73 voti.

Franz Caruso nell’incontro ha assicurato che la sua Giunta sarà fatta per durare e che lui non sarà sindaco da rimpasti ed esecutivi bis, ter o quater. La scelta di correre con sole tre liste, avrebbe poi sottolineato, si è rivelata vincente anche perché consentirà a un’ampia squadra di candidati di partecipare, in forme diverse, all’amministrazione della città.

Non sarà assegnato, invece, l’incarico di vicesindaco. La sua funzione sarà esercitata, nei casi in cui sarà necessario, dall’assessore più anziano d’età (a norma di statuto). Si tratterà – nel caso in cui, naturalmente, fosse confermata la squadra fin qui descritta – di Maria Teresa De Marco.

L’ultima indiscrezione, che non esce dalla riunione di maggioranza, riguarda l’Amaco: per la carica di amministratore unico della partecipata si fa il nome dell’architetto Carlo Salatino, già assessore durante la sindacatura Perugini.

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