Fabio Gallo
4 minuti per la letturaGuardare nella stessa direzione, condividere la stessa visione della città di Cosenza con il movimento creato è stato per lui essenziale. Così ha concepito la
sua battaglia politica. Da combattente cattolico ha un unico imperativo, rendere ai cittadini la dignità che meritano e dire basta ai soprusi in continua offesa dei diritti.
FABIO GALLO
D. Da coreografo della Rai a sindaco di Cosenza e ultimo a scendere in campo.
Guadagnare il palcoscenico è più facile alla Scala di Milano che in politica. Si dovrebbe scendere in campo se si ha qualcosa da dare. E io credo di avere vissuto decenni nel più alto mondo dell’arte e della cultura, indispensabili per trasformare le parole in fatti e in nuove e stabili economie per tanti.
D. I finanziamenti per il centro storico. La sua idea di investimento?
Ormai è consolidato che grazie alle nostre iniziative e competenze nel campo della valorizzazione dei Beni Culturali che ci hanno consentito di realizzare il progetto di digitalizzazione “Cosenza Cristiana” in collaborazione con gli Uffici dell’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano, il ministro Dario Franceschini ha inserito la Città Storica di Cosenza tra quelle finanziabili per la riqualificazione urbana. Ma non siamo assolutamente d’accordo con il CIS gestito dall’ex Sottosegretario e lo abbiamo denunciato chiaramente. NOI abbiamo fornito un progetto al Ministro che avrebbe risolto i problemi dei quartieri “senza cristo” come Santa Lucia e altri. Così, non avremo mai il vero turismo e le vere nuove economie.
D. Cinque aggettivi che la descrivono
Dicono di me che sono giusto, coerente, ottimista, aperto, generoso
D. Quali criteri ha usato per scegliere i candidati in lista?
Il Movimento NOI ha scelto i suoi candidati mettendo insieme donne e uomini che provengono dai vari settori del vivere civile per avere la capacità di affrontare tutti i problemi che gravano sul nostro vivere quotidiano: sanità, ambiente, welfare, fondi europei, giovani, mobilità, cultura, arte, turismo, digitalizzazione, etc. Una sorta di piccolo Parlamento che, però, ha competenze specifiche in ogni settore ed è in grado di affrontare i problemi e proporre soluzioni.
D. Che preparazione a livello politico ha ogni suo candidato?
La lista NOI chiede ad ogni candidato di restare nel proprio ambito di specializzazione. Ad esempio, Paola Viggiani è dirigente medico del Pronto soccorso di Cosenza e si occupa di sanità, avendo dovuto affrontare l’incubo del Covid19 e portare sulle spalle la malasanità; l’ingegnere Mario Timpano si occupa di sicurezza come quella del Centro Storico e dissesto idrogeologico; Luana Gallo ricercatrice con specializzazione in geochimica dei fluidi del DiBEST UNICAL (Biologia, Ecologia e Scienze della Terra) si occupa di tutela della acque e dell’aria oltre che di forestazione e verde pubblico fondamentali per la nostra salute; Tommaso Vetere, antropologo e sociologo, si occupa delle politiche giovanili e così via con la scuola, la disabilità, il welfare, la digitalizzazione.
D. Una sola lista. Come pensa di arrivare fra i primi?
Giacomo Mancini sbaragliò tutti con due sole liste. NOI crediamo che con una lista si possa aprire la porta del Palazzo di Città al vero civismo perché i cittadini possano avere una voce distinta e separata senza bavaglio dei partiti dalla parte loro, come abbiamo dimostrato di saper fare anche stando fuori dal palazzo.
D. Quale capacità di analisi e di soluzioni attuerà per fornire e assicurare i servizi sanitari che le stanno a cuore?
Innanzi tutto dobbiamo sapere se i calabresi interessano al governo, oppure no. E a NOI pare di no. E lo sentenzia anche la Corte Costituzionale che nel luglio scorso ha pesantemente bacchettato Pubblica amministrazione regionale e Governo nazionale affermando che, di fatto, hanno reso inefficaci i Commissari. Di fatto, abbandonando i calabresi al loro destino. Fino a quando non avremo politici colti e autorevoli che si faranno rispettare, i calabresi saranno sempre nelle mani di speculatori. Dunque, il primo passo è affermare la nostra autorevolezza in termini di competenze, mandare a casa i commissari e responsabilizzare la classe politica creando una barriera che impedisca il dilagare della corruttela.
D. Dove vuole che la porti il movimento NOI?
A tutelare i diritti umani di tutti. E a ricordare ai politici che esistono i doveri.
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