Luigi de Magistris a Cerzeto
2 minuti per la letturaCERZETO (COSENZA) – Blitz ieri mattina di Luigi de Magistris a Cerezeto. Il candidato ha incontrato “sfollati” nonché associati di “Cavallerizzo Vive” con i quali ha poi fatto una passeggiata nel centro storico. Era presente, oltre a una rappresentanza del gruppo CRS (Calabria Resistente e solidale) e di alcuni candidati in lista, il geologo prof. Fabio Ietto, docente Unical e ricercatore Cnr, a conoscenza dell’intera storiografia del sito e dell’area in cui ricade.
«La storia di Cavallerizzo di Cerzeto racconta, in fin dei conti – si legge in una nota – il peggio dell’amministrazione del bene pubblico, a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, e della classe politico-istituzionale (dell’intero arco costituzionale) che l’ha avuta nelle mani negli ultimi 30 anni. Uno dei borghi ormai tra i più rari del mondo è stato stuprato e lasciato abbandonato agonizzante al suo destino e un’unica persona, rimasta lì ad accudire la creatura morente: Liliana Bianco resistente e pervicace donna ch’è riuscita da sola ad evitare la desertificazione letterale di Cavallerizzo. Le hanno tentate tutte per cacciare via anche lei, lasciandola finanche al buio per anni. Ha vinto Liliana».
Per de Magistris soltanto un progetto di rigenerazione e restauro di Cavallerizzo può restituire la speranza di una ricucitura della comunità italo-albanese.
Dopo la passeggiata nel centro storico, il gruppo si è spostato a valle, entrando all’interno della cosiddetta “new Town” capolavoro realizzato da Bertolaso . Abitato in maniera del tutto sparsa, con diverse unità immobiliari in vendita, fredda e alienante, già visibilmente degradata. L’operazione new town, almeno a conti chiari, è costata ben oltre i cento milioni di euro.
«In definitiva, a Cavallerizzo si è consumata una rapina ai danni del territorio – scrive in una nota Crs – e di un’intera popolazione (di minoranza etnico-linguistica), il tutto finalizzato allo sperpero di ingenti risorse pubbliche, sotto il mantello di una sperimentazione del modello di de-localizzazione su scala nazionale: che sarebbe dovuta approdare nell’istituzione della Protezione Civile SpA, poi fermata».
Calabria Resistente e Solidale tornerà a Cavallerizzo oggi alle 16,30 per «rafforzare l’istanza di ritorno all’origine e dare ulteriori informazioni sul modus operandi della cricca nella spartizione dei soldi a loro esclusivo beneficio. Sono tutti coinvolti e alcuni anche candidati o nei “governi ombra” dei partiti (di tutto l’arco costituzionale)».
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Fareste bene a documentarvi prima di dare giudizi. La situazione geologica e geomorfologica di Cavallerizzo è descritta in un articolo scientifico pubblicato sulla rivista “Geologia Tecnica”.
Se il prof Ietto e De Magistris si vogliono prendere la responsabilità di ricostruire (la quasi totalità delle case non è a norma) e necessariamente di consolidare il territorio della vecchia Cavallerizzo (l’abitato è sul corpo di una frana antichissimo ma soggetto a movimenti lenti e continui), faccio i migliori auguri.
Mi spiace solo per i soldi che verranno spesi a danno della comunità tutta (tranne i pochi nostalgici locali), soprattutto dopo che il tanto deprecato “sistema pubblico” ha speso e si è impegnato per dare una risposta alle richieste di abitazioni sicure e di sostegno della maggioranza dei cittadini.