Il manifesto affisso a Cosenza dal candidato sindaco Francesco Civitelli
3 minuti per la letturaCOSENZA – L’ultima trovata porta la firma del candidato sindaco di Cosenza Francesco Civitelli.
Dopo i santini con mascherina lanciati dall’elicottero a mare («i miei amici li hanno raccolti», cit. il candidato della Lega alla Regione Leo Battaglia, LEGGI) e le telefonate con richiesta di voto dalla clinica ai clienti/pazienti («ognuno usa i mezzi che ha», cit. l’ex sindaco di Belvedere Marittimo Vincenzo Cascini, LEGGI) a Cosenza arrivano i manifesti dal gusto “sepolcrale” di Civitelli.
La scritta «Il mio nome…le tue idee» divide i volti del candidato, a destra, e di Giacomo Mancini, nell’angolo superiore sinistro del cartellone, quasi a vegliare sul presunto erede politico.
Non è certo la prima volta che la memoria dell’ex pluriministro viene strattonata a destra e sinistra con affettuosa ammirazione e strumentali finalità. D’altra parte, nella versione cosentina del “Quando c’era lui”, l’invocato sarebbe certamente il vecchio leone socialista. E non c’è nulla di più facile che attribuirsi, giocoforza unilateralmente, una sua benedizione per provare a fare breccia nei cuori dei nostalgici.
A dire il vero, anche solo restando a questa neonata campagna elettorale, Civitelli non è stato neppure il primo. Rubina Berlingieri, candidata al consiglio comunale nella lista “Cosenza libera”, ha scritto sul suo santino: «Se ai tempi i Mancini vu turnà a De Cicco adi vutà».
Vale a dire, se vuoi tornare ai tempi di Mancini (e pochi risponderebbero di no) devi votare l’assessore uscente e candidato sindaco Francesco De Cicco, per sei anni nella giunta di entrambe le amministrazioni Occhiuto.
La presa di posizione di Giacomo Mancini jr
«Ci vuole rispetto – ha scritto sui social il nipote ed ex parlamentare Giacomo Mancini jr – Il ricordo del Leone socialista è molto vivo in tantissimi nostri concittadini. Come pochi altri leader politici la sua figura, il suo pensiero, la sua azione, il suo ricordo sono diventati patrimonio collettivo della nostra intera comunità. Anche per questo è legittimo che ognuno tragga spunto, ispirazione, stimolo. A maggior ragione in queste settimane nelle quali si deciderà il futuro amministrativo di Cosenza».
«Quello che non e consentito a nessuno, però – precisa – è la strumentalizzazione per interessi di parte e di piccolo cabotaggio del suo nome, della sua storia e della sua immagine. Lasciatelo in pace. Evitate accostamenti sgradevoli. Che agli occhi di conosce la storia della nostra città appaiono a dir poco indigesti. Ci vuole rispetto. Se si vuole rendere omaggio per davvero ad una così grande personalità, mi permetto di suggerire a tutti gli attori in campo di prendere un impegno solenne tutti insieme – conclude –: celebrare adeguatamente il ventennale della sua scomparsa che cade il prossimo 8 di aprile. In questo modo si onorerebbe la storia e il futuro di Cosenza».
La replica di Francesco Civitelli
«Giacomo Mancini è stato un grand’uomo, un grande socialista, un grande combattente, un gigante. Così lo definiva Claudio Martelli. Il ricordo di Giacomo Mancini è ancora presente nel cuore e nella mente dei cittadini cosentini».
Esordisce così Francesco Civitelli nel chiarire la propria iniziativa elettorale ed aggiunge: «Ho sempre guardato con ammirazione il vecchio leone socialista e la mia futura azione amministrativa seguirà il suo modello, quando fu Sindaco della città di Cosenza per quasi dieci anni. Nessuna strumentalizzazione o accostamento sgradevole, per come vorrebbe ipotizzare qualche erede che ha tradito la storia del socialismo calabrese, ma solo il ricordo di un grande uomo che ha cambiato il volto della città di Cosenza, rendendola una moderna città europea. Oggi mi sento forte con te che mi guardi “il mio nome……le tue idee”, le idee camminano sulle gambe degli uomini e se dovessi diventare Sindaco, molte cose che farò saranno simili a quelle che facevi tu. Privilegiare le fasce più deboli, aiutare le famiglie in difficoltà, proteggere le categorie dei commercianti e artigiani, tutelare i quartieri popolari. Queste sono e dovranno essere le nostre priorità che erano quelle di Giacomo Mancini Senior».
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