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Matteo Salvini

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COSENZA – Dopo aver fatto tappa a Catanzaro, Matteo Salvini è salito sul palco del teatro Alfonso Rendano di Cosenza per presentare i candidati alle prossime amministrative della città.

Ma prima dell’intervento del segretario nazionale della Lega, Nino Spirlì ha esordito dicendo che: «Cosenza può scegliere i candidati di una Lega che oggi finalmente la rappresenta al meglio». Nel ricordo di Jole Santelli, Spirlì ha ringraziato la città per la sua accoglienza ed ha sottolineato che «quanto prima, al consiglio comunale e alla giunta comunale di Cosenza, la Lega avrà alta e bella rappresentanza».

Dopodiché, ha invitato i candidati a «strappare i voti da tutte le parti, soprattutto nelle case di coloro i quali hanno perso un po’ la fiducia nella politica. È importante che noi li invitiamo e li facciamo riavvicinare alle porte di un palazzo di cui noi sfonderemo ancora una volta le porte di ingresso. Ringrazio Mario Occhiuto che ci ha accolto. Sicuramente, ritorneremo in quel palazzo per continuare un lavoro e avvantaggiarci della nostra grande professionalità».

Il leader della Lega, Matteo Salvini, nel presentare la lista alle amministrative ha evidenziato la necessità di puntare l’attenzione sul lavoro e sulla salute e, in particolare, ha apprezzato il fatto che: «Girando la Calabria in lungo e in largo, Cosenza e la sua splendida Provincia, non ho mai trovato una persona, giovane o anziana, che mi chiedesse un “aiutino”. Questa non è una terra che chiede raccomandazioni, ma una terra che ha fame di lavoro ed ha diritto di avere lavoro. Ci impegneremo per liberare i soldi che qualcuno regala agli amici degli amici per stare a casa trasformandoli in lavoro. È una bella città che, in questi anni, ha fatto tanto e può continuare a fare altrettanto».

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Inoltre, Salvini ha invitato i candidati a non guardare i sondaggi in quanto: «Se uno guarda i sondaggi sia in Regione Calabria che al Comune di Cosenza smette di fare campagna elettorale perché abbiamo già vinto sia in Regione che in Comune. Il mio obiettivo non è vincere, ma stravincere».

Sul polverone alzato in merito alla candidatura del ventitreenne Mattia Lanzino, il leader della Lega ha messo in chiaro quanto sia: «triste uscire la mattina nella propria città con l’etichetta: “il nipote del boss”. Mattia è Mattia, non è il nipote del boss. Che schifo. Che tristezza!». Per Salvini, Mattia è uno dei tanti testimoni dei giovani che «la ‘ndrangheta la pigliano a calci nel sedere e che non devono vergognarsi se qualcuno con il loro cognome ha sbagliato».

Nel corso del suo intervento, il segretario nazionale della Lega ha precisato che: «La ‘ndrangheta mi fa schifo. Sapete quanti in passato mi hanno detto che avevano voti e soldi? Tieniti i tuoi voti ed i tuoi soldi. Io preferisco facce pulite e, in questo teatro, penso che ci siano facce pulite».

Poi, riferendosi a de Magistris, ha aggiunto che «Uno che si viene a candidare in Calabria dopo aver fatto male il sindaco di Napoli, cosa viene ad offrire ai calabresi? Solo a sinistra nascono i sindaci falliti che si propongono come governatori falliti».

Salvini ha anticipato che porterà in tribunale chi ha scritto «Chi vota Lega vota la ‘ndrangheta», perché «Quando accosti il mio nome e quello del mio movimento politico alla ‘ndrangheta, darai qualche soldo in beneficenza ai disabili calabresi».

A proposito del tema della salute, ha annunciato che quasi 40milioni di italiani hanno deciso liberamente di vaccinarsi, ma questo «non mi dà il diritto di imporre la mia libera scelta a qualcun altro. Quindi, la Lega chiede che per le famiglie che hanno tanti figli possano esserci tamponi rapidi e gratuiti, perché c’è gente che non può spendere migliaia di euro per mandare i figli a giocare a pallone».

Infine, Matteo Salvini ha concluso il suo intervento commentando l’esultanza di oggi di Pd e Cinque stelle perché in commissione alla Camera, con il voto contrario della Lega e del Centrodestra, è passata la possibilità di coltivare la cannabis a casa: «Noi ci occupiamo di salute e lavoro, di Quota 100 e di flat tax, mentre di là ci sono le canne, gli sbarchi e le tasse. Scegliete voi la Calabria che volete. Io scelgo la Calabria fondata sul lavoro e e sui ragazzi come Mattia: onesti, puliti, coraggiosi, laboriosi che non hanno niente di cui vergognarsi».

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