L'ingresso del Consiglio comunale presidiato da cittadini e forze dell'ordine
2 minuti per la letturaVILLAPIANA (COSENZA) – Piazza don Rodolfo Ettorre, alle 11 di ieri mattina. C’è fermento per il consiglio comunale che dovrà deliberare sulla realizzazione dell’Ecodistretto e sulla revoca della manifestazione di disponibilità del sindaco Paolo Montalti.
L’attesa è tanta e certo non giova a rasserenare l’ambiente, la decisione di svolgere la seduta consiliare a porte chiuse.
Fuori dalla sede, è riunita un piccola folla di cittadini che protesta per il divieto di assistere ai lavori. Monta la protesta ed in Piazza don Rodolfo Ettorre giungono i Carabinieri della locale Stazione, la Polizia da Castrovillari e, ci riferiscono, anche la Digos da Cosenza.
Nonostante la presenza delle forze dell’ordine a salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico, il portone d’accesso al consiglio comunale rimane sbarrato e si apre per le ultime ore di discussione.
Dopo una lunga trattativa vengono ammessi in sala consiglio due cittadini: Eleonora Rosa per il “Comitato liberi cittadini Villapiana – No Ecodistretto” e Pasquale Vetromile del Comitato spontaneo. Sono loro che riferiscono a quelli che aspettano fuori. Il tam-tam avviene attraverso un social network utilizzato dal gruppo che fa parte del “Comitato”.
La discussione tra maggioranza ed opposizione si fa accesa: si discute delle dimissioni da presidente del consiglio comunale di Graziella Grillo. La seduta consiliare iniziata con la pioggia, dopo circa sei ore, si conclude con il sole, tanto meteorologico quanto metaforico. Ciò perché dopo un lungo ed estenuante tira e molla sulla opportunità di votare l’argomento all’ordine del giorno, il consiglio comunale, all’unanimità, si è espresso per il diniego della disponibilità ad ospitare l’Ecodistretto dell’area Nord Cosenza a Villapiana.
Un passaggio importante che deve essere suffragato dall’identica volontà dell’ATO e della Regione Calabria che, ricordiamo, si erano espressi a favore dell’impianto da ubicare nella cittadina dell’Alto Jonio cosentino.
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