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Rizzo (Uil) condivide la posizione del presidente dell’Autorità di sistema portuale Agostinelli sul mancato investimento di Baker Hughes
Continua ad innescare commenti e appelli la vicenda del mancato investimento di Baker Hughes nel porto di Corigliano-Rossano. Il cerino è un po’ rimasto in mano al primo cittadino della terza città della Calabria Flavio Stasi. Che però non ci sta a passare per il responsabile della fuga della multinazionale. E ha punzecchiato il governatore Roberto Occhiuto che, a sua volta, lo aveva chiamato in causa. Anche il Ceo di Baker Hughes è intervenuto con un lettera indirizzata proprio al presidente della Regione Calabria.
E i sindacati non stanno a guardare. Sul punto dice la sua anche Giuseppe Rizzo, segretario generale della Uil di Reggio Calabria. In merito al mancato investimento di 60 milioni di euro, afferma: «Un colpo gravissimo per l’occupazione e lo sviluppo dell’intera Calabria. Per questo condividiamo pienamente la posizione del presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli».
LA POSIZIONE DELLA UIL SUL MANCATO INVESTIMENTO DI BAKER HUGHES
Proprio Agostinelli «senza remore ha avuto modo di dichiarare che non si possono perdere centinaia di posti di lavoro per un capriccio politico. L’Autorità portuale – aggiunge – ha dimostrato impegno nella salvaguardia del territorio, e ci auguriamo che il governatore Roberto Occhiuto convochi urgentemente le parti sociali e tutti i soggetti coinvolti nel progetto Baker Hughes. Il danno occupazionale che ne deriva non si limita a Corigliano, ma colpisce duramente tutta la Calabria. È necessario agire subito, con un tavolo di confronto tra istituzioni, imprese e sindacati, per cercare soluzioni che preservino questo investimento strategico e garantiscano nuove opportunità di sviluppo per la regione. La Uil di Reggio Calabria – conclude – sarà in prima linea per difendere i diritti dei lavoratori e il futuro del nostro territorio».
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Non ho elementi per poter dire di chi sia la colpa ma una cosa è certa, la componente politica della nostra regione, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, dovrebbe finalmente capire che è stata eletta per mettersi al servizio della popolazione curando i suoi e non i propri interessi