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Per Baker Hughes non ci sono più le condizioni per investire nel Porto di Corigliano Rossano, resta in piedi la collaborazione con la Regione


Mancava il punto di vista di Baker Hughes, la multinazionale che ha deciso di non investire più sul Porto di Corigliano Rossano. Ecco la versione ufficiale in una lettera del presidente Paolo Noccioni indirizzata al governatore Occhiuto.

Baker Hughes aveva scelto il Porto di Corigliano Rossano per la posizione strategica

«Come lei ben sa, – si legge nella missiva – avevamo iniziato conversazioni e valutazioni congiunte con Regione Calabria anche molti mesi prima di annunciare, a ottobre 2023, l’investimento di circa 60 milioni di euro nel territorio regionale, principalmente allocati presso il porto di Corigliano Rossano, per la realizzazione di strutture metalliche e per l’assemblaggio di moduli industriali (configurazioni ottimizzate di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas, la generazione di energia elettrica e a supporto di soluzioni per la transizione energetica) da esportare in tutto il mondo, dove tali moduli sono installati presso gli impianti delle aziende clienti di Baker Hughes».

«L’investimento a Corigliano avrebbe avuto infatti, a parere di Baker Hughes e come più volte condiviso con Regione Calabria, importanti ricadute sul territorio, presentando in prospettiva rilevanti opportunità di crescita».

Le ragioni della multinazionale

«Eppure la Baker Hughes aveva scelto il porto di Corigliano Rossano – continua Noccioni – anche per la sua posizione strategica, la dimensione della superficie disponibile e l’elevato pescaggio dei fondali. Tale progetto rappresentava per l’azienda un importante investimento in termini economici, per lo sviluppo del proprio business e anche per lo sviluppo del territorio calabrese, in cui Nuovo Pignone opera dagli anni ’60 con lo stabilimento di Vibo Valentia».

L’azienda esprime «rammarico» per la «difficile decisione di non procedere con l’investimento, nonostante il grande impegno dedicato al tema, a causa dell’impossibilità di realizzarlo così come concepito e come rispondente alle necessità del mercato energetico e produttive di Baker Hughes».

Forti rallentamenti e Baker Hughes non punta più su Corigliano Rossano

«Purtroppo la pianificazione prevista ha subito forti rallentamenti a causa dell’atto formale di ricorso che è stato notificato alla nostra azienda e ad altri enti lo scorso giugno». Un fattore che – sottolinea Noccioni – «ci costringe oggi a prendere atto che non sussistono più le condizioni temporali per realizzare il progetto. Non sussistono   neppure,   inoltre,   i   tempi   e le   condizioni   tecniche ed economiche per poter realizzare   il   progetto   con   le varianti   richieste   dal   territorio, che   sono state attentamente analizzate».

Baker Hughes: continua la collaborazione con la Regione Calabria

«Riconosciamo ed apprezziamo l’impegno, la disponibilità e la collaborazione che Regione Calabria ha offerto al progetto nelle numerose e frequenti interazioni in merito: siamo certi che la collaborazione possa continuare, perché il ritiro dal suddetto progetto, ci preme sottolinearlo, non pregiudica in alcun modo il nostro impegno per il territorio e la volontà di continuare a contribuire alla crescita della Calabria»

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