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Un treno per l'alta velocità

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È LUNGA quasi cento pagine la relazione conclusiva del dibattito pubblico sul lotto della nuova Alta Velocità Romagnano-Praia. Un condensato – fatto di domande e risposte – del contraddittorio, spesso serrato, che c’è stato tra territori e tecnici Rfi, nel corso di dieci incontri a cui hanno partecipato, in presenza o da remoto, quasi 1.500 persone. Ma è verso la fine del testo, quando si arriva all’ultima domanda (la 39ma) che arriva la risposta che forse non t’aspetti. «Quanto entrerà in funzione l’intero lotto 1 fino a Praia a Mare? Ad oggi l’intero costo di costruzione è finanziato? Con quali fondi?» chiede un utente. E Rfi risponde che l’intervento sulla parte Romagnano-Praia – protagonista appunto del dibattito pubblico concluso ieri – «non è completamente finanziato per la fase realizzativa, ma solo parzialmente a valere sul Contratto di Programma Investimenti. Rfi ha evidenziato i fabbisogni necessari per garantire la completa copertura finanziaria dell’opera». Ne deriva che l’attivazione del tratto è prevista «per fasi al 2031 in funzione della completa copertura finanziaria dell’opera». Rfi non esplicita in cifre quel «parzialmente».

Tocca fare per ora due conti e riavvolgere il nastro. Di un paio di anni o poco più quando si annunciava che alla nuova Alta velocità Salerno-Reggio Calabria erano stati assegnati 11,2 miliardi di euro. In questa cifra ricadevano 1,8 miliardi di euro di fondi Pnrr, assegnati al lotto 1a Battipaglia-Romagnano, e 9,4 miliardi di euro, stanziati sul fondo complementare e destinati a finanziare il completamento del lotto 1 (con il tratto Romagnano-Praia, appunto), a consentire il raddoppio della galleria Santomarco sulla Cosenza-Paola/S.Lucido e a realizzare il lotto 2, tutto in territorio calabrese. Che però già questo secondo lotto – quello in origine indicato come Praia-Tarsia e ora destinato a diventare Praia-Paola – fosse ormai fuori dalla copertura finanziaria era emerso poco più di un mese fa, quando è venuto fuori che il solo tratto Romagnano-Praia a Mare sarebbe costato 8 miliardi. Il finanziamento di 9,4 miliardi del fondo complementare risultava a quel punto sufficiente solo per garantire il Romagnano-Praia e il raddoppio della galleria Santomarco: 8 miliardi l’uno, 1 miliardo 400 milioni (la cifra indicata nel luglio 2022 dall’ex ad di Fs Fiorani) l’altro.

Sulle gallerie ci sarebbe stato un ritocco all’insù, arrivando a un costo di 1 miliardo 600 milioni di euro. Fatti due conti, insomma, all’appello dovrebbero mancare (per garantire gli 8 miliardi necessari per il Romagnano-Praia) “solo” 200 milioni di euro. E tuttavia quel «parzialmente» suona molto meno incoraggiante. Tanto più se si pensa a quanti chilometri di Alta velocità vadano ancora progettati, finanziati e realizzati per arrivare fino a Reggio.

La prima stima finanziaria aveva fissato un costo di 22,8 miliardi per un tracciato lungo 445 chilometri. Sottratte le risorse del Pnrr (1,8 miliardi) e quelle del fondo complementare (9,4 miliardi), restava un fabbisogno di 11,6 miliardi. Una previsione, tuttavia, evidentemente al ribasso: passati da uno studio di fattibilità “documentale” a uno più dettagliato, i costi sono lievitati. Quei 9,4 miliardi che avrebbero dovuto garantire l’arrivo dell’alta velocità “vera” fino a Tarsia (o fino a Paola), al netto dei pochi chilometri di gallerie tra Cosenza e Paola, ora non basteranno neanche ad arrivare a Praia a Mare.

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