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La centrale del Mercure

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MILANO – F2i ha acquistato l’intero portafoglio di impianti a biomassa vegetale del Gruppo Enel, diventando leader nazionale nel comparto.

Per la Calabria si tratta di un’operazione importante in quanto nel portafoglio ci sono due impianti della potenza complessiva di 47 megawatt di cui uno, quello del Mercure, in Calabria e l’altro in Emilia-Romagna, a cui si aggiungono due ulteriori impianti in costruzione in Emilia e Sardegna, da complessivi 48 megawatt, e un progetto di sviluppo in Lombardia di un quinto impianto, della potenza di 12 megawatt.

F2i ha già avviato accordi con amministrazioni locali e con Coldiretti per la raccolta di sfalci da lavorazione agricola, pulizia degli alvei dei fiumi e del territorio boschivo.

L’operazione rafforza la presenza di F2i nel settore delle energie rinnovabili nazionali, dove già opera in posizione di leadership nelle produzioni elettriche da fonte eolica e solare.

Il gruppo Enel spiega in una nota che l’operazione – che si colloca nell’ambito della strategia del Gruppo di gestione attiva e rotazione degli asset – prevede un corrispettivo per la cessione dell’intero portafoglio di impianti pari a circa 335 milioni di euro. La cessione riguarda gli impianti in esercizio di Mercure e Finale Emilia, situati rispettivamente in Calabria e in Emilia Romagna, il 50% di Powercrop – la joint venture paritetica Enel Maccaferri – che detiene gli impianti in costruzione di Russi e Macchiareddu ubicati rispettivamente in Emilia Romagna e in Sardegna, e il progetto per la costruzione dell’impianto in fase di autorizzazione di Casei Gerola, in Lombardia.

Il perfezionamento dell’operazione è subordinato, tra l’altro, al nulla osta dell’Autorità Antitrust e potrà avvenire anche attraverso singoli atti di cessione relativi ai diversi impianti, tra il 2018 e il 2019.

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