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La coda di automobili sulla Statale 18

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AMANTEA (COSENZA) – «Andando verso Amantea sulla Statale 18, la fila al semaforo prima del porto di Campora arriva a Nocera Marina. E poi abbiamo il coraggio di parlare di turismo. Vergogna. La fila delle auto che da sud e dall’uscita autostradale di Falerna, muoveva verso Amantea a mezzogiorno arrivava fin dentro Nocera Marina. Famiglie che avevano programmato di trascorrere una giornata di festa e relax ad Amantea, purtroppo, si sono ritrovate imbottigliate a causa del tappo semaforico. Questo è il modo in cui ci siamo presentati nella giornata inaugurale della stagione turistica».

La denuncia pubblica arriva dal segretario del circolo del Partito democratico, Enzo Giacco, che ieri, alle 13.25, anziché trovarsi come programmato al tradizionale pranzo di Pasquetta, si è ritrovato in una “selva” di automobili in coda chilometrica ad Amantea, per colpa di un semaforo per un senso unico alternato piazzato sulla Statale 18, nei pressi del fiume Savuto, dopo che quel tratto stradale, l’8 gennaio scorso, è stato colpito da una mareggiata, che ha rosicchiato una metà della carreggiata. Carreggiata della superstrada tirrenica, che per colpa di un ponte interrotto da 18 anni, sul vecchio tracciato della Statale 18, sempre sul fiume Savuto, non ha oggi un percorso alternativo. E ieri tantissima gente si è vista rovinare la Pasquetta.

«L’interruzione sulla Ss 18 al confine tra le province di Cosenza e Catanzaro, a doppio senso di circolazione regolata da semaforo per un provvisorio senso unico alternato – afferma Demetrio Metallo, albergatore del posto, nonché consigliere nazionale di Confindustria Alberghi – si protrae ormai da tre mesi e sta creando disagi enormi soprattutto nelle giornate come quella odierna (ieri, ndr). Purtroppo la situazione, a questo punto è disastrosa e sta scoraggiando le persone che vogliono raggiungere Amantea, con un danno enorme per il commercio ed il turismo del comprensorio. Auspichiamo davvero che si possa tornare alla normalità per i prossimi ‘ponti’ di fine aprile e Primo maggio».

A pochi chilometri a nord dal summenzionato semaforo, che ieri ha provocato le file chilometriche in entrambi i sensi di marcia, è “interrotta” da più di un anno, la galleria di Coreca, che determina una deviazione del traffico, sul vecchio tracciato della Statale 18 ad Amantea. Deviazione che già di per sé, nelle giornate di festa, crea lunghi ingorghi tra Coreca e La Tonnara, note località turistiche amanteane. I lavori di messa in sicurezza della galleria di Coreca, sarebbero dovuti durare circa 9 mesi, per una riapertura che era stata prevista per giungo dello scorso anno. «Ed invece – fa sapere il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino – molto probabilmente la galleria non riaprirà neppure per l’estate del 2024».

«Sono venuto a conoscenza – aggiunge il primo cittadino di Amantea – dei disagi alla circolazione stradale verificatisi proprio a Pasquetta a causa di due semafori provvisori. Premetto che detti semafori, anche se per poche decine di metri, ricadono in territorio di Nocera Terinese e che la completa competenza è dell’Anas. Tuttavia non mi esimo dal rilevare che tutta la viabilità della zona meriti una attenta riflessione. Stiamo per avviarci alla prossima stagione estiva e questo ponte di Pasqua ne costituisce l’anteprima. Il nostro territorio, alla luce dei fatti, l’affronterà con i predetti semafori, la galleria di Coreca chiusa ed il ponte sul Savuto, chiuso da 18 anni, ancora in fase di cantiere. C’è tanto da discutere. Ma c’è altrettanto da decidere e programmare se non vogliamo assestare un duro colpo alle attività produttive di zona che faticosamente tentano la ripresa. Il mio – puntualizza il sindaco di Amantea – è un appello a tutti i colleghi sindaci interessati, ai due presidenti delle Province, ai vertici di Anas e Prefetture, a sederci intorno ad un tavolo per prendere gli opportuni provvedimenti atti a mitigare i disagi e le contestazioni. Amantea – conclude Pellegrino – è da sempre disponibile ad ospitare la Conferenza organizzativa ed a contribuire alla soluzione degli annosi problemi nell’esclusivo interesse delle comunità interessate».

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