Il presidente Meta accolto dalle autorità a Civita
2 minuti per la letturaCIVITA – «La presenza degli arbereshe in Italia e, precisamente in questa regione da più secoli ormai, dimostra il rapporto molto forte tra le due sponde dell’Adriatico e dello Jonio». Lo ha detto il presidente albanese Ilir Meta a Civita, piccolo centro arbereshe della provincia di Cosenza, prima tappa della sua visita nella comunità arbereshe di Calabria in occasione della ripresa, dopo l’interruzione di due anni dovuta alla pandemia, dell’appuntamento delle Vallje, tradizionali danze ed evento clou della Pasqua delle comunità albanesi d’Italia cui assisterà nel pomeriggio.
Il Capo di Stato di Tirana, accompagnato dall’ambasciatrice in Italia Anila Bitri, è stato accolto al suo arrivo nella cittadina del Pollino dal sindaco di Civita, Alessandro Tocci, dall’assessore regionale alle Politiche agricole, Gianluca Gallo, in rappresentanza della Regione Calabria, dalla presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, dalla consigliera regionale Simona Loizzo.
«Lo scopo quindi della visita – ha aggiunto Meta – è quello di intraprendere degli sforzi ancora più intensi, più forti, al fine di continuare a conservare il patrimonio culturale arbereshe perché è unico in tutta l’Europa ed è una ricchezza, un patrimonio straordinario per l’Albania e per l’Italia. Colgo per questo l’occasione per ringraziare le autorità italiane a tutti i livelli, nazionali, regionali, provinciali, per la collaborazione che hanno dimostrato finora».
«A livello di scambi economici – ha sostenuto ancora il presidente Meta – abbiamo avuto dei Piani ottimi prima della pandemia. La nostra intenzione è quella di attivare un collegamento aereo Tirana-Lamezia Terme. Non ci arrenderemo e continueremo con i nostri sforzi anche nel futuro. Siamo molto vicini dal realizzare questo collegamento che darebbe uno stimolo enorme a tutte le relazioni. È nella nostra attenzione, anche come scopo di questa visita, con le autorità della Regione, rivitalizzare le nostre relazioni». «Speriamo nell’apertura dei negoziati nel giugno prossimo», ha detto ancora, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sullo stato dell’arte della richiesta di adesione all’Unione Europea, avanzata dal Paese della penisola balcanica nel 2009.
Meta si è soffermato anche sul conflitto. «La situazione in Ucraina dimostra chiaramente che la pace e la democrazia non sono scontate per sempre. È un precedente molto grave. Speriamo che il prima possibile ci sia un accordo, un armistizio. Perciò è necessario che tutta la comunità internazionale sia solidale con l’Ucraina e la supporti. Se l’Europa fosse stata più decisa anche prima forse sarebbe stato meglio».
Il presidente nel pomeriggio si è spostato a Frascineto, altro comune arbereshe della zona nord della Calabria, dove ha incontrato gli altri sindaci dei comuni italo-albanesi e ha assitito alle Vallje, danze molto particolari formate da uomini e donne vestiti in costumi tradizionali arbereshe che si snodano per le vie del paese intonando viersh, canti epici e d’amore.
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