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L'auto rimasta bloccata nel fiume

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AMANTEA (COSENZA) – Si aggrava la situazione di emergenza che si è venuta a creare lungo l’arteria stradale dove è ubicato il Ponte Oliva, opera pubblica oggetto di interventi di riqualificazione.

A causa, infatti, dell’impianto semaforico installato nella zona, il traffico sta subendo forti rallentamenti, e in diversi casi pedoni ed automobilisti, per cercare di evitare di restate bloccati nelle lunghe code che puntualmente si formano, mettono a repentaglio la propria vita, attraversando a piedi in modo irresponsabile la strada (nei punti più pericolosi), o con l’auto il fiume sottostante.

In merito, nei giorni scorsi, erano già intervenuti l’ex consigliere comunale di minoranza, Robert Aloisio, e l’ex assessore Luca Ferraro, chiedendo ai commissari straordinari di velocizzare i lavori, o quantomeno capire i motivi che hanno spinto la ditta a fermare tutto. C’è chi dice che la colpa è di una errata valutazione del progetto, che adesso va rifatto, e chi invece che la questione sia ben più complessa. fatto sta che Amantea e Campora sono paralizzate. In tal senso, l’ex assessore Ferraro aveva suggerito una soluzione.

«Credo che il Comune debba intervenire e lo può fare, ad esempio, rendendo accessibile il tratto della vecchia Ss18 con l’ex Ponte Oliva costruito negli anni prima della costituzione della Repubblica. Creare un passaggio alternativo – secondo Ferraro – può evitare incidenti gravi».

E, ancora: «Evidenzierò questo problema all’ufficio tecnico, in quanto confido nella professionalità e comprensione dei dirigenti e dei commissari. Bisogna cercare di stimolare positivamente gli organi preposti, dialogare senza elargire proclami populistici, evidenziando i problemi (che tutti vedono e vivono), ma bensì cercare di proporre possibili soluzioni. Solo così, solo con una cittadinanza attiva disinteressata e sottolineo disinteressata da ruoli prossimi futuri, senza odio e rancore si può accendere una scintilla di speranza per il nostro territorio».

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