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L'area interessata dal sisma

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Forte scossa di terremoto registrata dall’Ingv a Pietrapaola sulla fascia Ionica cosentina della Calabria, secondo la stima dell’Ingv la magnitudo è stata pari a 5


Forte scossa di terremoto con una magnitudo pari a 5 registrata nell’area del Cosentino con epicentro a Pietrapaola nella Calabria Ionica a 20 chilometri circa da Rossano che assieme a Corigliano costituisce la terza città per popolazione della regione. Secondo le rilevazioni dei sismografi il terremoto è avvenuto ad una profondità di 21 chilometri. La scossa, durata diversi secondi, è stata chiaramente percepita in tutta la zona nord e centro della Calabria da Cosenza fino alla piana di Gioia Tauro, Vibonese e Catanzarese compresi. La direzione regionale vigili del fuoco Calabria, a scopo precauzionale, ha disposto l’invio nella zona dell epicentro (Pietrapaola) di alcune squadre del comando di Crotone e del Comando di Cosenza.

Il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha subito fatto sentire la sua voce in relazione al terremoto appena registrato: «Tanta paura, gente in strada, e comprensibile preoccupazione. La macchina della Protezione Civile regionale – ha assicurato – con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente messa in moto, e in questi minuti sta verificando, anche attraverso la collaborazione di tanti amministratori locali, a cominciare dal sindaco di Pietrapaola, Manuela Labonia, eventuali danni a persone o cose».

ATTIVATA LA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE CON LA CONVOCAZIONE DELL’UNITÀ DI CRISI PER VALUTARE LA SITUAZIONE

A livello nazionale il Dipartimento della Protezione Civile ha comunicato che «a seguito dell’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 21.43 di oggi, giovedì 1° agosto, a 3 km da Pietrapaola (Cosenza), con magnitudo 5.0, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche non risulterebbero segnalazioni di danni a persone o cose. Il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato per le ore 23 l’Unità di Crisi, per fare il punto con le autorità locali e con le strutture operative di protezione civile».

Nel frattempo a Corigliano Rossano «a seguito della forte scossa di terremoto con epicentro a Pietrapaola, con magnitudo 5, l’amministrazione comunale ha immediatamente attivato il COC (centro operativo comunale) e allertato la locale Protezione civile che sta monitorando il territorio. Non si riscontrano al momento danni a cose o persone».

TERREMOTO A PIETRAPAOLA, DIVERSE SCOSSE IN CALABRIA

L’Ingv ha registrato una seconda scossa sopra magnitudo 2 8 minuti più tardi, alle 21.51, sempre con epicentro a Pietrapaola, per la precisione a 4 chilometri a sud-ovest dal centro abitato, per la precisione la magnitudo era pari a 2.3 ad una profondità pari a 28 chilometri. Dopo la scossa più forte, comunque l’Ingv ha registrato una ventina di scosse minori di assestamento con magnitudo compresa tra 1.3 e 2.3, epicentro nella aree limitrofe a Pietrapaola e a profondità variabili tra i 20 e i 30 chilometri di profondità.
Sempre nella giornata di oggi, 1 agosto 2024, l’Ingv ha registrato altre due scosse sulla fascia ionica. La prima alle 3.40 della notte in mare al largo di Rossano con magnitudo pari a 2.7 e profondità di 27 chilometri. La seconda un po’ più a Sud all’altezza di Cirò Marina alle 6.24 del mattino con magnitudo 2.3 ad una profondità di 27 chilometri.

Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la scossa si è verificata alle 21.43. Gente in strada soprattutto nel cosentino dove i vigili del fuoco e le autorità hanno avviato le prime verifiche per comprendere gli effetti della scossa e l’eventuale entità dei danni che un sisma di questa portata potrebbe aver comportato. Come si può notare dalla mappa dell’intensità del sisma riportata di seguito, la scossa si è ampiamente propagata verso sud almeno fino a Gioia Tauro mentre verso nord le onde sismiche si sono propagate fino a Matera e parzialmente raggiungendo perfino in diverse aree della Puglia.

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