Rifiuti per strada a Cosenza
2 minuti per la letturaCOSENZA – La fortuna è che in tanti ancora portano dietro la mascherina. La città di Cosenza è, ancora, piena di rifiuti. Ma lo scacchiere della città cambia da zona a zona.
Se infatti corso Mazzini può cantare vittoria, molte altre zone non possono farlo. Alcune, fra l’altro, proprio vicinissime al centro e molto trafficate. Basti pensare, e vedere, la situazione che c’è su via Medaglie d’oro quando questa incrocia piazza delle Autolinee.
Qui i marciapiedi davanti ai bus e, soprattutto, davanti ai negozi non lasciano scampo a chi vuole percorrerli senza la possibilità di incrociare rifiuti. Non è per niente possibile e allora via alla gimkana fra i sacchetti di rifiuti.
La spazzatura però si trova in bella vista anche in altre zone della città abbastanza trafficate da chi cammina a piedi. Su tutte basti pensare, e vedere, come si presenta l’ingresso di corso Telesio dove qui i rifiuti sono stati addirittura bruciati per il troppo olezzo e per la presenza ingombrante. Salendo sul corso la situazione sembra migliorare tranne che nel solito vico Padolisi dove la spazzatura è talmente tanta da essere appoggiata sulle scale per poi ritrovarsi a invadere, inevitabilmente, corso Telesio.
Da questa mappatura del cattivo odore e della cattiva gestione dei rifiuti fanno parte anche via Popilia, soprattutto nella zona di Vaglio Lise e sulla strada che dall’Amaco conduce verso Rende, e Serra Soprana a Casali dove, a dire il vero, qui la spazzatura fuori dai bidoni è presente sempre tutto l’anno. I problemi nella raccolta sono ormai risaputi, gli impianti sono in difficoltà ma c’è da dire che tutta questa situazione non può ricadere sui cosentini che la tassa sui rifiuti la pagano ogni anno.
Il Comune, nei giorni scorsi, ha provato a “difendersi” sottolineando i rallentamenti nella raccolta ma questo non cambia che la città sia piena di sacchetti e sacconi stracolmi di rifiuti che mandano in tilt tutte le buone intenzioni della raccolta differenziata. In più va registrato il dato che quei pochi turisti che approdano in città e girano per il centro storico si ritrovano a scansare i sacchetti che vengono depositati senza controllo e senza nessuno che li raccolga.
Non proprio un’immagine edificante per una città che sembra sempre meno assumere un’autorevolezza europea come spesso invocato dalla classe politica e che, soprattutto, sembra essere sempre meno green.
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