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I cinghiali investiti e uccisi sulla Statale 18

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CETRARO (CS) – Strage di cinghiali sulla Statale 18. Nel giro di pochi giorni tre esemplari sono rimasti uccisi, travolti da mezzi in transito tra Cetraro e Bonifati. Gli animali selvatici invadono le strade ed anche i centri abitati alla ricerca di cibo. Ciò costituisce un serio pericolo per gli automobilisti.

L’annoso problema del sovrannumero degli ungulati, non ancora risolto, comporta serie preoccupazioni anche per la salute umana a causa di possibile trasmissibilità di malattie dall’animale all’uomo. Le associazioni degli agricoltori, da anni, lamentano l’assenza totale di qualsiasi azione politica e/o di interventi straordinari da parte della Regione Calabria per i danni subiti alle colture dai cinghiali.

Una situazione che comporta danni economici e sociali all’agricoltura calabrese. Le norme regionali di oltre venti anni, pensate per la tutela e protezione della fauna selvatica, al fine della ricostituzione del patrimonio faunistico, oggi non sono idonee ad interventi efficaci di contrasto all’emergenza da sovrappopolamento di cinghiali per la difesa delle produzioni agrosilvopastorali.

Sono state presentate alla Regione proposte per un adeguato percorso di diminuzione del numero di cinghiali che ormai hanno invaso tutto il territorio. Ma fino ad oggi non sarebbero pervenute risposte adeguate per fronteggiare l’emergenza.

Di recente, la Cia-agricoltori Calabria ha proposto, di «dividere il territorio degli Atc (Ambiti Territoriali di Caccia) in distretti all’interno dei quali, applicare la turnazione annuale delle squadre; turnazione o rotazione che oltretutto si chiede da anni, mai accolta. Se siamo costretti a parlare di emergenza significa che la gestione e il sistema di caccia finora attuati hanno fallito. Riteniamo che il cibo e l’incolumità fisica delle persone siano sempre un gradino più in alto. È giunta l’ora di intervenire, poiché la situazione ormai è sfuggita di mano».

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Stefano Mandarano

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