Il fumo nel cielo della zona industriale di Rende
1 minuto per la letturaCOSENZA – Ancora un impianto di rifiuti in fiamme. Un incendio nella notte ha distrutto un capannone di Calabra Maceri adibito allo stoccaggio e trattamento di rifiuti solidi urbani a Rende (LEGGI). Sull’episodio interviene il corrispondente e attivista di Radio Radicale Maurizio Bolognetti.
«Mi segnalano l’ennesimo incendio di un impianto destinato al recupero dei rifiuti – scrive Bolognetti –. Questa volta ad andare a fuoco, in ore antelucane – chissà perché questi incendi si sprigionano sempre di notte – è stato il sito della Calabra Maceri ubicato in quel di Rende (CS). L’impianto, che occupa una superficie di 20mila mq, lavora ogni giorno 750 tonnellate di rifiuti di origine domestica, commerciale e industriale. A bruciare anche un ingente quantitativo di plastica che, come è noto, determina la diffusione nell’aria di diossina e IPA, due sostanze che non fanno esattamente bene alla salute».
«Il tutto – prosegue Bolognetti – è avvenuto in un’area che già da anni ha seri problemi collegati alla vicenda Legno Chimica. Visto il potenziale pericolo per la salute pubblica, mi chiedo se Arpacal abbia disposto un monitoraggio della qualità dell’aria e non solo dell’aria. Sarebbe opportuno che nelle prossime ore l’Agenzia deputata alla protezione dell’ambiente diffondesse i dati in suo possesso, se ne ha».
«Nell’augurarmi che quanto prima vengano chiarite fino in fondo le ragioni che hanno portato al divampare di questo incendio – conclude – il mio pensiero va ai tanti amici che vivono a ridosso del sito della Calabra Maceri».
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