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Il Cda dell’Inail chiede chiarimenti alla Protezione civile su circa 820 milioni da anticipare
alla Calabria e gestiti dal governatore Occhiuto: «Si rischiano impatti sul bilancio dell’Ente»


Garantire l’equilibrio delle finanze oppure “cedere” circa ottocento milioni di fondi Inail alla gestione ultra-straordinaria del commissario di Protezione civile Roberto Occhiuto?
La battaglia sul super-commissariamento della Calabria per i nuovi ospedali si muove sotterranea, o quasi, all’interno dell’Inail. E rischia anche di diventare un ostacolo insormontabile per la Calabria.

IL CASSETTO DI 820 MILIONI DELL’INAIL PER I NUOVI OSPEDALI

L’Inail, infatti, ha nel cassetto circa 820 milioni di euro per le nuove costruzioni calabresi: una su tutte è il nuovo ospedale di Cosenza. Senza quelle anticipazioni, dunque, il progetto rischia di naufragare prima ancora di partire.
La questione è tutta contenuta in una brevissima lettera inviata dal presidente del Consiglio di amministrazione dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, al capo della Protezione Civile nazionale Fabio Cicinelli. Una lettera di «osservazioni» sull’ordinanza di Protezione civile passata direttamente dal direttore generale Marcello Fiori, scavalcando il Cda. E questo è un primo punto: «l’ordinanza – dice la lettera – in maniera inusuale attribuisce al direttore generale taluni poteri esorbitanti dalla sfera di ordinaria competenza, nonostante la mancata previsione di deroga che potrebbe giustificare tale scostamento».

IL NODO

Il riferimento è ai ruoli del Cda e della direzione generale. Ma il nodo è altrove: nell’articolo 3 dell’ordinanza Prociv viene specificato il ruolo dell’Inail, quello di anticipatore di cassa a favore della Regione Calabria. Anticipi che «generano impatti sul bilancio dell’Ente, la cui salvaguardia dell’equilibrio è compiuta responsabilità degli organi di indirizzo politico».
Anticipare significa di fatto consegnare nelle mani di Occhiuto un patrimonio che il supercommissario potrà gestire con deroghe larghissime, poteri di emergenza.

LE RICHIESTE DEL CDA INAIL

Insomma, il Cda chiede a Ciciliano «chiarimenti interpretativi» ma sulle risorse si punta il dito sul passaggio dell’ordinanza che prevede l’assunzione a tempo determinato di 52 unità di personale per le strutture speciali da allestire in Calabria «gravano i relativi costi sul bilancio Inail». Lo stesso istituto che per legge «concorre al mantenimento degli equilibri di finanza pubblica». Il colpo è duro ma la partita è ancora aperta. Certo è che senza quei fondi gli ospedali resteranno miraggi.

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