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Il Pd scende in piazza per difendere l’Ospedale civile Annunziata di Cosenza e dichiara il fallimento di Occhiuto chiedendone le dimissioni da commissario


COSENZA – «Il Pronto soccorso è diventato un lazzaretto», «Occhiuto, non fare morire l’Annunziata e fai costruire subito il nuovo ospedale a Vagliolise». E ancora: «Occhiuto, attiva subito le 400 assunzioni autorizzate e i 300 posti letto già accreditati 10 anni fa». Fino a «Occhiuto, hai fallito; Dimettiti»: il Pd cosentino tenta la prova di forza un lunedì mattina davanti ai cancelli dell’ospedale Annunziata di Cosenza. Una protesta generata dagli ultimi avvenimenti: dall’allagamento di corridoi e reparti per una pioggia d’agosto alle dimissioni del primario del pronto soccorso fino alla vicenda fumosa dell’addio del primario di Radiologia Zanolini. E con lo spettro di nuove defezioni in altri reparti in arrivo nei prossimi giorni.

In mezzo c’è anche la costruzione del nuovo ospedale: il nuovo studio di fattibilità ordinato da Occhiuto che, di fatto ha spostato il progetto da Vagliolise ad Arcavacata, a due passi dall’università della Calabria e il paradosso di un ospedale che da una parte recluta luminari della robotica e dall’altra continua a perdere le sue colonne portanti. Sulla strada, a distribuire volantini agli automobilisti incolonnati, c’è un Partito democratico che promette una mobilitazione ampia nei prossimi mesi, con una manifestazione che dovrebbe tenersi alla Cittadella regionale. Ma non prima di aver chiuso la raccolta firme-petizione popolare sull’ospedale di Cosenza.

Carlo Guccione non va leggero rispetto all’operato del direttore generale De Salazar. «E’ il becchino dell’Annunziata» dice, abbozzando l’ipotesi di un disegno per smantellare definitivamente l’hub regionale. Ma il punto è altrove: in primis «sui posti letto mai attivati. Il presidio ospedaliero deve essere rafforzato, potenziato, dotato di strumenti e di personale che non c’è. Non si può gestire tutto in maniera così autoritaria».

In piazza ci sono un po’ tutti: dalla segretaria di circolo Rosi Caligiuri fino a Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio, passando ovviamente per Giuseppe Ciacco, Franco Pacenza e altri. Assordante invece l’assenza dei due consiglieri regionali del Pd Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci. Il sindaco Franz Caruso, che aveva invitato la cittadinanza a partecipare, è assente per motivi di salute. Il suo messaggio, però, è stato affidato ai megafoni vecchio stile montati su un’auto. Stagioni di lotta.

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