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Si dimette il primario del Pronto soccorso di Cosenza Urso. De Salazar: «L’organizzazione dell’ospedale non ne sentirà la mancanza»
Ennesimo addio al Pronto soccorso di Cosenza, si è dimesso il primario Domenico Lorenzo Urso. Il nove aprile scorso aveva accettato l’incarico subentrando al dimissionario Pietro Scrivano, vincitore di concorso. Urso era stato selezionato dalla stessa graduatoria (ancora aperta) ed era in seconda posizione. Adesso l’addio, l’ennesimo nel tormentato Pronto soccorso di Cosenza.
Le dimissioni del primario sono state protocollate ieri. Urso arrivava dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Corigliano-Rossano. Circa 10mila accessi rispetto ai 70mila di Cosenza. Solo tra il 18 e il 19 agosto sono stati registrati 371 pazienti nella “trincea” dell’Annunziata. Le motivazioni sono personali, così come con tutti i precedenti. Adesso, probabilmente, si continuerà a pescare dalla stessa graduatoria. Bisognerà ovviamente sondare il terreno e sperare nell’incarico.
Nel frattempo, l’incarico in via temporanea potrebbe ritornare nelle mani di Pino Pasqua, attuale direttore di Anestesia e Rianimazione.
Telegrafico il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza Vitaliano De Salazar: «La decisione di Urso è insindacabile, è chiaramente una scelta individuale visto che era qui da non più di trenta giorni. Di certo l’organizzazione dell’ospedale non ne sentirà la mancanza».
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Se se n’è andato via dopo pico tempo e dopo aver vinto faticosamente dei concorsi, e tra l’altro se ne sarebbero andato via “come gli altri predecessori”, mi farei qualche domanda… Non è che c’è qualcosa che non va in quel ospedale???
IN CALABRIA COM’È SAPUTO IN TUTTO IL MONDO VOLETE SOLO DEGLI SCHIAVI CHE POTETE TRATTARE COME DEGLI ANIMALI NON COME DEGLI ESSERI UMANI E SI VEDE NON SOLO NELL’AMBITO MEDICO OSPEDALIERO MA IN TUTTI I CAMPI DALLAGRICULTURA AI SETVIZI …
GRANDE PERDITA PER L ANNUNZIATA DI COSENZA UNA PERSONA PREPARATA,UMANA E DI NOTEVOLE SPESSORE. HO AVURO MODO DI ESSERE PERSONALMENTE CURATO DA LUI IN UN MIO ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO PER UN PROBLEMA RESPIRATORIO E DIRE CHE LA.SUA UMANITA PAZIENZA NONCHÉ .PREPARAZIOME MEDICA MI HA DA SUBITO TRANQUILLIZZATO E CREDO CHE NON È COSA DA POCO PER CHI ACCEDE AD UN PS. PECCATO DAVVERO
…..è l’inevitabile risultato di quando la politica fa scelte inconsapevoli e dettate solo dai propri interessi.
TRE direttori dimessi in 3 anni con lo stesso Capo Dipartimento, di cui 2 con lo stesso DG in pochi mesi dovrebbero indurre i protagonisti ad un’attenta riflessione e ad un passo indietro!
L’organizzazione dell’ospedale non può sentire la mancanza di qualcosa che non ha da tempi immemori: la funzionalità. Ci vuole poco a capire, se non si è fatta già l’esperienza di persona, che bolgia infernale è il pronto soccorso se i primari si dimettono uno dietro l’altro. Qualcosa di rivoltante
Professionista serio…. medico missionario al servizio della gente…. evidentemente ha provato pensando che avesse a disposizione i mezzi e la struttura dove poter operare con maestria.
Solite promesse della politica.
Le mura del pronto soccorso non sentiranno di certo la mancanza del primario che si è dimesso.. La mancanza del primario è dei medici piu’ in generale la sentono i pazienti ed i poveri cosentini che in pronto soccorso ci capitano di questi tempi.
Condivido il pensiero del direttore.il collega si è reso conto di non essere all’altezza .il pronto soccorso è il biglietto da visita dell’ospedale e richiede preparazione in tutti i campi della medicina e molti sacrifici
Che pena…che situazioni al pari di una tragicomica…condita da mediocri amministratori e politici che come le oche Staranzano per risultati pessimi e li rendono importanti..tutto frutto di giochi massonici di nepotismo di altri tempi..e i cittadini in silenzio oppure gridare grande occhiuto per le sue gesta cubane..