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Lavori quasi ultimati per il Pronto soccorso di Cariati che da giovedì sarà operativo. Per qualche settimana funzionerà come punto di primo intervento in attesa di personale
CARIATI – L’annuncio è arrivato ieri su Instagram, in un video del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Con sottofondo uno dei successi dei Pink Floyd. «Roger Waters tempo fa mi invitava a riaprire l’ospedale di Cariati – ha detto il Presidente – ed io l’ho riaperto subito, l’ho messo nella rete ospedaliera. Oggi voglio dedicare a lui e a tutti voi le immagini del nuovo pronto soccorso di Cariati». All’annuncio seguivano le riprese dell’ingresso e delle stanze adibite ai ricoveri, perfettamente funzionanti, con il personale sanitario all’opera nella delicata attività dell’emergenza urgenza.
In realtà, giovedì scorso, nei nuovi locali ristrutturati dall’Asp di Cosenza con un finanziamento di oltre 800mila euro, è stato trasferito il Punto di Primo Intervento, ristretto finora in un’ala del Vittorio Cosentino per consentire i lavori, insieme al personale attualmente in servizio. Il passaggio da PPI a Pronto Soccorso dovrebbe avvenire a breve, nel giro di una settimana – assicurano i bene informati. Intanto la ditta appaltatrice non ha ancora consegnato tutti i lavori preventivati, mancano piccolissimi dettagli sia all’interno che all’esterno della struttura. Ma si attendono anche le figure obbligatorie al funzionamento di un Pronto Soccorso, come l’anestesista e il chirurgo. E anche il rafforzamento del personale medico, infermieristico e ausiliario, l’implementazione del Laboratorio analisi e della Radiologia, l’attivazione, all’interno dello stesso Pronto Soccorso, dei posti letto Obi, osservazione breve intensiva.
Il presidio cariatese, inserito nella nuova rete regionale come ospedale di zona disagiata, integrato con lo spoke di Corigliano Rossano, dovrà essere dotato inoltre di 20 posti letto di Medicina, 4 posti di Cardiologia, un day surgery per prestazioni di chirurgia generale, servizi dedicati di Gastroenterologia e Oncologia, un centro di riabilitazione specialistica per le malattie di Parkinsosn e Alzheimer. Per ora, un passo importantissimo è stato fatto e l’apertura del Pronto Soccorso è solo l’inizio di un graduale ritorno alla normalità in un intero territorio in cui il diritto alla salute è stato quasi cancellato dalla chiusura, nel 2010, dell’ospedale di Cariati.
Non si può, a tal proposito, non dare il merito alla politica regionale, ma anche alla lunga mobilitazione dei cittadini che, organizzati in Comitati, hanno smosso le acque e soprattutto le coscienze e, in piena pandemia, hanno occupato un’ala al piano terra dell’ospedale, suscitando un grande clamore mediatico che ha raggiunto l’apice con l’appello di Waters, cofondatore dei Pink Floyd: «Aprite l’ospedale di Cariati, subito!».
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I lavori di ristrutturazione sono iniziati da diversi mesi, ma nell’ultimo periodo avevano subito dei rallentamenti che hanno suscitato nuove proteste dei cittadini e dei sindacati, con tanto di occupazione simbolica del cantiere. Il giorno successivo al sit-in, i lavori sono ripresi con un’accelerata che ha portato, in breve tempo, a rendere funzionante ed efficiente il servizio di emergenza urgenza. Tuttavia, il gruppo Le Lampare, in prima fila nella mobilitazione, e il sindacato Nursind Cosenza mantengono altissima l’attenzione.
Bisogna ancora ultimare e mettere in sicurezza la rampa d’accesso esterna, alta circa due metri – dicono – e mancano accessori, arredi, elettromedicali e apparecchiature che dovranno poi essere collaudate, c’è bisogno di un numero adeguato di personale sanitario. Tutto questo – continuano dalle Lampare – renderà la struttura veramente pronta all’uso, completa e funzionale. Gli attivisti de Le Lampare chiedono infine ad Asp e Regione Calabria di conoscere la tempistica riferita a tutti i lavori ancora da effettuare, ai servizi che devono essere erogati, al fabbisogno di personale e agli investimenti per la strumentazione.
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