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L'ospedale di Trebisacce

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Trebisacce un uomo ha un infarto, l’ambulanza medicalizzata è fuori e l’anestesista deve intervenire da un altro ospedale malgrado i lunghi interventi di soccorso d’urgenza l’uomo è morto

TREBISACCE (COSENZA) – Un signore accusa violenti dolori al petto. Si sospetta un infarto e, pertanto, si chiede l’intervento del 118. L’ambulanza in servizio presso l’ospedale Chidichimo di Trebisacce è impegnata in altro soccorso fuori città. Pertanto, sul posto viene inviata, da Oriolo, l’ambulanza della Misericordia in servizio di 118. L’ambulanza non è medicalizzata e, l’infermiere che presta le prime cure al paziente infartuato, chiede l’intervento medico di supporto.

Sul piazzale antistante l’ospedale, atterra l’elisoccorso con a bordo anestesista ed infermiere. Con l’ambulanza della Misericordia, i sanitari arrivano presso l’abitazione del paziente infartuato, distante poche centinaia di metri. L’anestesista e l’infermiere, insieme all’equipe della Misericordia, si adoperano per rianimare l’uomo. Purtroppo, dopo un’ora di tentativi di rianimazione, all’anestesista non è rimasto altro che constatarne il decesso.

Esprimendo le sentite condoglianze alla famiglia del deceduto, c’è da chiedersi a cosa possa servire un presidio ospedaliero se l’intervento salva vita deve essere compiuto dai sanitari che giungono in elisoccorso e con un anestesista a bordo in quanto l’anestesista è in servizio presso il presidio ospedaliero di Trebisacce un solo giorno a settimana, il giovedì.

Per i casi di infarto, conta soprattutto il tempo di intervento, la cosiddetta “ora d’oro”. Non sappiamo i tempi occorsi per soccorrere il paziente di Trebisacce tra telefonate con la centrale operativa del 118, l’invio dell’ambulanza della Misericordia in servizio di 118 ad Oriolo e l’arrivo dell’elisoccorso con a bordo l’anestesista. Non sapremo mai se il soppresso reparto UTIC (Unità di terapia intensiva cardiologica) di Trebisacce avrebbe potuto salvare la vita al paziente morto di infarto. Ed allora, Direttore generale dell’Asp di Cosenza e presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, se ci siete battete un colpo.

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