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Un piccolo ragno trovato da un degente nella pastina appena servita

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Panini riciclati, presumibilmente dal giorno prima, e piccoli ragni nei pasti: la denuncia dei pazienti degli ospedali del Tirreno cosentino

PAOLA (CS) – Un piccolo ragno nella pastina ed i panini duri come pietra, contenuti in bustine già aperte, senza sigillo, verosimilmente riciclati dal giorno prima, come dimostra quel panino contenente un visibile morso.

E’ questo un riscontro fotografico – testimonianze al seguito – di un pasto servito ai degenti degli ospedali civili “San Francesco di Paola” e “Iannelli” di Cetraro. E’ questa, in particolare, una prova alle denunce di pazienti e sindacati, raccolte dal Quotidiano del Sud nelle ultime settimane. Segnalazioni che parlavano di pasti freddi e di scarsa qualità.

Denunce pubbliche portate all’attenzione di chi di dovere, Asp cosentina in primis. Ma allo stato, a distanza di settimane, non sembra sia accaduto nulla, né siamo riusciti a raccogliere versioni di parte, in contraddittorio, per consentire al lettore e all’opinione pubblica di maturare una propria idea su quanto sta accadendo. Un silenzio che sa di conferma o, peggio, di indifferenza verso i disagi vissuti dai degenti e i disservizi della pubblica amministrazione, nonostante l’impiego di ingenti risorse di denaro.

Le foto rafforzano le denunce dei pazienti degli osopedali del Tirreno

Le foto pubblicate in pagina fanno parte di un mini-book fotografico, corredato da commenti e testimonianze su quanto sta accadendo negli ospedali del Tirreno, che proporremo con una nuova puntata anche nella edizione di domani.

Le strutture sanitarie pubbliche di Paola e di Cetraro, colpite prevalentemente da una carenza cronica di personale e da tanti altri problemi, sembrano essere ormai abbandonate dalla politica e dalle istituzioni.

Quella politica a vari livelli, e di ogni colore, indaffarata da sempre a spartirsi incarichi di potere ed elargire prebende ai “portatori di voti”, sostituendo l’operatività e la concretezza con i consueti proclami e le odiose passerelle, soprattutto oggi, con la spaventosa opera di disintermediazione e misinformazione che caratterizza i social network e i megafoni di parte, legati ai potenti da interessi personali.

1 – continua

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