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COSENZA – In un anno gli specializzandi che verranno a lavorare in Calabria “perderanno” 1.716 euro, 132 euro netti al mese per otto ore in meno. L’Anaao non molla la presa e rincara la dose sulla “svista” contenuta nell’accordo tra Regione e Umg per i medici specializzandi. Come sollevato dal Quotidiano c’è una discrepanza quasi impercettibile tra il testo licenziato dal ministero per decreto e quello poi adottato in Calabria.

Le trentadue ore previste nell’accordo nazionale diventano trenta in quello calabrese, vale a dire oltre 1.700 euro netti in meno nell’arco di un anno. In ogni caso si tratta di un problema che si ripete perché la svista era già presente nel vecchio accordo. Il decreto del commissario ad acta numero 80 di maggio 2021 è sostanzialmente una copia di quello presentato in Stato-Regioni, solo anche qui le ore settimanali conteggiate sono trenta e non trentadue.

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In altre parole, anche l’accordo precedente tra regione e università prevedeva gli stessi orari di quello attuale. E non ci sarebbe neanche spazio per l’interpretazione: il decreto ministeriale infatti non parla di 32 ore “massime”.

Al punto sei dice esplicitamente che “lo specializzando svolge, nell’azienda sanitaria presso la quale è stato assunto, 32 ore settimanali dedicate all’attività lavorativa e all’attività formativa pratica”. Insomma, l’Anaao chiede un correttivo immediato o quantomeno le ragioni di un passaggio di questo tipo, nel frattempo si attendono i risultati di questa “chiamata alle armi” che comunque ha passaggi lunghi. L’elenco degli specializzandi dovrà essere inoltrato alle aziende per l’avvio dei concorsi.

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