L'ospedale dell'Annunziata di Cosenza
2 minuti per la letturaCOSENZA – Dopo la sospensione del servizio relativo alle interruzioni volontarie di gravidanza, di cui nei giorni scorsi questo giornale ha dato notizia, l’Ao di Cosenza corre ai ripari e pubblica sul suo sito istituzionale l’avviso per il reclutamento di un medico ginecologo non obiettore.
L’avviso, online nella tarda mattinata di oggi, si riferisce a prestazioni specificatamente dedicate all’Ivg, sia farmacologica (l’Annunziata garantisce l’erogazione della Ru486, al contrario di quanto avviene nel resto della provincia, fatti salvi i presidi di Castrovillari e Corigliano Rossano) sia chirurgica: il sanitario che verrà selezionato sarà assunto con contratto libero professionale, per assicurare almeno una seduta settimanale per l’espletamento delle prestazioni.
C’è da dire, inoltre, che, sempre da oggi, sono state riattivate le prenotazioni per sottoporsi all’Ivg che, fa sapere l’Azienda ospedaliera bruzia con una nota, «compatibilmente con la tempistica imposta dalla Legge 194 del 1978, potrà essere espletata già dalla prossima settimana».
Precisamente una settimana fa, e cioè il 14 luglio, la possibilità (o il diritto?) di “accedere” al servizio veniva interrotta: il dottor Francesco Cariati, unico medico a praticare l’Ivg, comunicava, infatti, di voler esercitare il diritto all’obiezione di coscienza. E a ciò, come scrivevamo, seguiva la dichiarazione del Dipartimento Materno Infantile del nosocomio cosentino circa la volontà di ripristinare urgentemente le prestazioni stesse.
«Sento di dover ringraziare Cariati per il lavoro svolto – dice il commissario Filippelli sempre nella nota -, perché ha consentito all’Azienda di garantire, fino ad oggi, un servizio Lea. Non è sempre facile e agevole contemperare diritti, di segno opposto, ma tutti legittimi e sacrosanti. L’obiezione di coscienza, come noto – aggiunge -, è un diritto diffuso e che esercita la stragrande maggioranza dei sanitari: purtuttavia mi sento di poter rassicurare le donne che a breve potranno all’hub di Cosenza usufruire di nuovo del servizio».
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