Il team dell'Uoc di Cardiologia di Castrovillari
2 minuti per la letturaCOSENZA – È nell’ASP di Cosenza e nella cardiologia di Castrovillari che è stato effettuato il secondo dei primi due impianti internazionali dell’Optimizer Smart Mini System. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia che insieme alla sua forma fisiologica più piccola, permette di ottenere un impianto efficiente, l’inizio della terapia CCM in ancora meno tempo ed una maggiore longevità della batteria.
L’intervento è stato eseguito dall’equipe di cardiostimolazione dell’Uoc di cardiologia di Castrovillari composta dai dottori Giovani Bisignani, Anna Lucia Cavaliere, Andrea Madeo, Antonio Mazzioti e Silvana De Bonis dell’ospedale di Rossano. L’impianto è stato eseguito su un paziente di 60 anni con cardiomiopatia dilatativa, funzione ventricolare depressa ed in terapia medica ottimizzata. La terapia Cardiac Contractility Modality o CCM è una nuova tecnologia capace di migliorare la contrattilità del cuore, affetto da scompenso cardiaco, mediante la stimolazione del muscolo cardiaco con impulsi elettrici ad alto voltaggio.
Questa modalità di stimolazione non ha lo scopo di produrre il battito del cuore, come avviene per i pacemaker, ma determina una rimodulazione del metabolismo del calcio. Nel cuore scompensato, infatti si riduce l’attività dei geni e delle proteine che promuovono il rilascio di calcio nella cellula dai depositi. La sua concentrazione intracellulare si riduce e con essa la capacità della cellula di contrarsi e del cuore di pompare il sangue nel sistema circolatorio. Con la stimolazione CCM si verifica una progressiva riattivazione di geni e proteine che regolano il rilascio del calcio nella cellula, aumentandone la disponibilità con un miglioramento della funzione del cuore.
La CCM non è un’alternativa al pacemaker: i pacemaker servono per stimolare il cuore quando l’impulso elettrico spontaneo del cuore a contrarsi è bloccato e quindi il cuore si ferma o rallenta criticamente. Nello scompenso cardiaco, invece, il cuore batte spontaneamente, ma è ridotta la sua forza di contrazione e quindi perde la sua azione efficace di pompa. La CCM con la sua stimolazione elettrica determina un aumento della forza di contrazione del muscolo cardiaco contrastando quindi l’insufficienza cardiaca.
Lo stimolatore viene ricaricato elettricamente ogni settimana dall’esterno mediante una placca posizionata sulla cute soprastante, attraverso un meccanismo di induzione elettrica. Dei malati di scompenso potranno beneficiare di questo trattamento quelli che non rispondono alle terapie attualmente disponibili. Ad oggi, la terapia CCM è già stata utilizzata per trattare oltre 7.000 pazienti in tutto il mondo ed è disponibile in 44 paesi.
Il Commissario dell’Asp, dottore Antonello Graziano, ha espresso «soddisfazione ed ha assicurato il sostegno all’innovazione soprattutto quando quest’ultima, oltre che migliorare l’immagine dell’ospedale, reca beneficio ai pazienti».
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