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L'ospedale di Cetraro

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CETRARO (CS) – Il reparto di medicina del presidio ospedaliero “Iannelli” di Cetraro nuovamente riconvertito in centro per malati Covid.

Lo ha deciso il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Vincenzo La Regina, il quale ha dato disposizioni alla Direzione sanitaria dell’ospedale di Cetraro, al direttore dell’Unità operativa del Pronto soccorso, nonché ai medici del Pronto soccorso dello Spoke Cetraro-Paola di sospendere tutti i ricoveri, ordinari e urgenti, presso il reparto di medicina del presidio ospedaliero di Cetraro.

La decisione commissariale arriva a seguito dell’aggravamento della situazione pandemica nel Tirreno per l’incremento dei contagi e per la carenza di posti letto nei reparti covid degli ospedali hub del comprensorio. Il reparto Covid del presidio di Cetraro allo stato, con 30 posti letto, era stato aperto nel novembre 2020, in piena emergenza pandemica, in ottemperanza alle disposizioni dell’ordinanza regionale riguardante la conversione di posti di area medica in posti-letto Covid 19. Una decisione che all’epoca era stata contestata dal gruppo di minoranza “Patto per il futuro” perché si temeva che l’ospedale di Cetraro diventasse un lazzaretto.

Ma per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, successivamente anche la Rianimazione, era stato deciso dal direttore dell’Asp di Cosenza, che venisse trasformata in reparto Covid. La notizia aveva provocato una levata di scudi contraria sia da parte dell’amministrazione comunale, che dal gruppo di minoranza Patto per il futuro. L’atto, a firma del direttore dell’Asp Natale Straface, a seguito delle vivaci proteste era stato poi sospeso. La chiusura del centro Covid del nosocomio “Iannelli” era stata decisa nel giugno scorso dopo le dimissioni dell’ultimo paziente ricoverato. «Si chiude un capitolo che ha segnato le nostre vite – commentava il sindaco Ermanno Cennamo – Alle donne ed agli uomini del reparto Covid di Cetraro va la riconoscenza dell’intera città. Hanno teso la mano, hanno sofferto con i pazienti, hanno regalato sorrisi, hanno operato in silenzio».

Intanto il consigliere Giuseppe Aieta lamenta il fatto che non è stato ancora realizzato neanche un posto letto in più in terapia intensiva o sub intensiva nell’ospedale spoke. L’argomento sarà affrontato nel corso di un vertice sulla sanità con i partiti i sindacati e le associazioni previsto per domani.

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Stefano Mandarano

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