2 minuti per la lettura
COSENZA – C’è anche tra i piccoli pazienti dell’Unità operativa di Neonatologia dell’Annunziata di Cosenza un caso di infezione da virus respiratorio sinciziale. È il terzo, in regione, dopo i due bebè in cura a Reggio Calabria.
Si tratta di un virus noto, stagionale. In adulti e bambini si risolve di solito con sintomi lievi – come febbre, tosse, rinofaringite – ma nei neonati e nei lattanti è particolarmente insidioso, perché può provocare bronchioliti e polmoniti.
Di solito il picco si concentra tra gennaio e febbraio. Questa volta, invece, l’epidemia è scoppiata con circa due mesi di anticipo e con un numero di casi in aumento in tutta Italia. È lo stesso virus che ha colpito la bimba di Fedez e Chiara Ferragni, Vittoria.
Il caso di Cosenza è particolarmente delicato perché il neonato colpito dal virus non ha nemmeno un mese di vita. Il piccolo è venuto alla luce a inizio ottobre, prima del termine, con problemi respiratori. Dimesso e tornato a casa, ha cominciato a manifestare nei giorni scorsi sintomi influenzali, che si sono fatti via via più seri. Il piccolo è stato quindi ricoverato di nuovo all’Annunziata, dove i medici lo hanno sottoposto a ventilazione meccanica, per aiutarlo a respirare.
«Qui all’Annunziata eseguiamo ogni anno a fine ottobre una profilassi specifica, con anticorpi monoclonali, su nati prematuri o con particolari patologie, soggetti particolarmente a rischio nel caso di infezione va virus sinciziale – spiega Gianfranco Scarpelli, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza – Quest’anno il virus è arrivato in anticipo e si prevede un incremento delle infezioni rispetto all’ultimo inverno pre Covid. Lo scorso anno non abbiamo avuto casi: c’era il lockdown, minori o nulle occasioni di contatto, il virus non circolava. Si è ridotta però verosimilmente anche la risposta anticorpale all’agente patogeno e non appena le restrizioni si sono allentate, i bambini hanno ripreso ad andare a scuola e a uscire, il virus ha ripreso a circolare».
Sono soprattutto i bambini, i più grandi, a portare l’infezione a casa e a trasmetterla a fratelli e sorelle minori. «Ai genitori consigliamo di prendere alcune precauzioni. Se si hanno bimbi molto piccoli, fino a 6 mesi, è opportuno evitare posti affollati, non farli entrare a contatto con chi manifesta sintomi influenzali, lavare frequentemente le mani, indossare la mascherina – spiega Gianfranco Scarpelli – Si tratta delle stesse precauzioni che abbiamo imparato a rispettare durante la pandemia da Covid19 e che sono efficaci nel contrastare infezioni virali».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA