Una corsia d'ospedale
1 minuto per la letturaSAN LUCIDO (CS) – A distanza di cinque anni dalla morte, l’Asp di Cosenza e la sua compagnia assicurativa hanno risarcito il danno ai familiari del 79enne morto all’Ospedale civile di Cetraro, dopo esservi giunto dal nosocomio paolano in coma diabetico.
Ma, procediamo con ordine. Il sanlucidano, era stato ricoverato presso l’ospedale civile “San Francesco” di Paola per uno stato d’intossicazione causato da un abuso di gocce per la cura dell’insonnia. Purtroppo, durante la degenza, a causa della mancata alimentazione e dell’errato trattamento del lieve diabete di cui soffriva, è entrato in coma e, dopo 72 ore, è morto.
Il tragico e repentino epilogo della vita del 79enne ha spinto i parenti a presentare una denuncia affinché venissero accertate le cause del decesso. Da quanto emerso, il paziente, sebbene non fosse in grado di alimentarsi autonomamente a causa del suo stato soporoso dovuto all’intossicazione da farmaci, non solo non veniva alimentato in Ospedale ma, soprattutto, veniva erroneamente trattato per la cura della lieve forma di diabete di cui soffriva mediante somministrazione di insulina che, inevitabilmente, causava una grave forma di coma ipoglicemico, non tempestivamente diagnosticata che ne causava il decesso, poi intervenuto presso l’ospedale “Iannelli” di Cetraro, dove il paziente era stato trasferito.
La vicenda, risalente al febbraio del 2017, si è finalmente conclusa con il riconoscimento delle responsabilità della struttura sanitaria tirrenica circa la verificazione del tragico evento, ed il risarcimento dell’ingente danno cagionato a tutti i familiari per la perdita del congiunto.
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