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L'ospedale di Cetraro

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CETRARO (CS) – Alla fine anche il servizio di radiologia dell’ospedale di Cetraro, l’unico rimasto funzionante nel Tirreno cosentino dopo i guasti dell’ospedale San Francesco di Paola e in quello di Praia a mare, è andato in tilt.

E a farne le spese, purtroppo, sono sempre gli utenti, costretti per le urgenze, o a ricorrere ad altri presidi dell’Asp di Cosenza, con il rischio di incorrere in lunghe attese, oppure a rivolgersi alle strutture private a pagamento.

«Amara sorpresa questa mattina all’ospedale di Cetraro, per gli utenti che dovevano sottoporsi ad esami radiografici programmati e sospesi, in quanto l’unica radiologia funzionante sul Tirreno cosentino si è rotta – fanno sapere in una nota congiunta i sindacalisti ospedalieri Antonio Tripicchio Uil-Fpl, Willy Maltese e Mirko Capraro della Confial – forse dovuto al sovraccarico di lavoro di questi ultimi mesi».

Ma ad aggravare la situazione dei servizi sanitari nel Tirreno cosentino si aggiunge un altro problema e cioè quello relativo «all’inattività della Risonanza magnetica ferma da oltre due mesi, alla mancata erogazione dei Livelli essenziali di assistenza: ecografie, mammografie, moc – incalzano i sindacati – ed alla carenza di personale, transitato, in quest’ultimo mese, da Cetraro a Paola».

Preoccupati per l’aggravarsi della situazione Maltese, Tripicchio e Capraro lanciano, per l’ennesima volta, «un accorato appello alle Istituzioni locali, regionali e nazionali, nonché alle forze politiche, alle associazioni, affinché intervengano e pongano fine allo smantellamento e allo stillicidio dell’ospedale di Cetraro. Che ridiano dignità a tutto il personale – concludono i sindacati Uil-Fpl e Confial – e risposte sanitarie concrete a tutto il Tirreno cosentino».

Per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Cetraro c’è da sottolineare la chiusura dell’unico punto nascita del Tirreno cosentino da oltre tre anni oramai. Nei giorni la commissione ispettiva regionale ha eseguito un sopralluogo nell’ ospedale di Cetraro per verificare il possesso dei requisiti minimi per l’apertura del blocco operatorio.

«Stiamo continuando l’interlocuzione con i vertici dell’Asp – ha commentato il sindaco Ermanno Cennamo – per restituire qualità, servizi ed efficienza alla sanità ed in particolare al nostro ospedale». Ma intanto, mentre a Cetraro i reparti continuano a restare chiusi all’ospedale di Paola se ne aprono dei nuovi. Nei giorni scorsi, infatti, dopo la terapia intensiva è stato attivato il laboratorio di emodinamica presso il reparto di cardiologia.

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Stefano Mandarano

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