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L'ospedale di Castrovillari

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CASTROVILLARI (COSENZA) – “In questi mesi difficili a travagliati, a causa della pandemia legata al Covid 19, purtroppo, i disturbi mentali stanno lievitando in maniera esponenziale. Si pensi che i TSO (i trattamenti sanitari obbligatori) che i Sindaci sono costretti a firmare in determinate situazioni patologiche, si moltiplicano, rispetto agli anni precedenti”.

E’ quanto affermano in una nota il responsabile dell’associazione culturale Kontatto Production, Pasquale Pandolfi, e il presidente dell’associazione culturale Città Solidale
Giovanni Donato i quali prendono in esame la situazione che si sta verificando a Castrovillari dove “l’ospedale Spoke, non ancora dotato dell’Unità di Psichiatria, è costretto a trasferire i pazienti, provenienti da tutta la zona Nord della Calabria, in modo particolare jonica, in località fornite di Reparti idonei per le cure e le degenze”.

“La Polizia municipale di Castrovillari ed Personale medico, deputati all’accompagnamento dei pazienti – raccontano ancora i due – sono costretti a percorrere centinaia di chilometri in Calabria, in Sicilia, in Basilicata, in Puglia, per trovare le strutture capaci di ospitarli. Tale situazione determina difficoltà enormi per i pazienti, i loro familiari, il Comune di Castrovillari, costretto ad accollarsi gli oneri economici per questi trasferimenti”.

“Sarebbe, pertanto, opportuno, urgente ed indifferibile – auspicano Donato e Pandolfi – così come previsto nel Piano Sanitario Aziendale, istituire nell’Ospedale Spoke di Castrovillari l’Unità di Psichiatria, onde fornire un servizio sanitario indispensabile per la Città ed il vasto Territorio. Ancora una volta i Sindaci dovrebbero rivolgere sollecitazioni alla Direzione Sanitaria Aziendale affinchè siano ridotti i tempi per l’Istituzione di questo importante Reparto nell’Ospedale Spoke di Castrovillari”.

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