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CASTROVILLARI (COSENZA) – «Da ogni parte dei territori, soprattutto dalle zone più disagiate e periferiche, giungono segnalazioni di persone anziane che aspettano di potersi prenotare per ricevere la prima dose di vaccino, tante sono ancora rientranti nella categoria dei cosiddetti “fragili”. Tutti intenti ad attenersi alle indicazioni ministeriali, alle rigide direttive del neo commissario, generale Figliuolo. Tutti intenti a chiedere aiuto ai familiari, alle associazioni, alle organizzazioni sindacali, agli sportelli istituiti presso i Comuni, per superare le difficoltà di accesso alle piattaforme dedicate per ottenere la fatidica data di vaccinazione. Tutti restiamo quotidianamente allibiti per le notizie diffuse su dosi di vaccino somministrate a chi non ne ha ancora diritto».
È quanto scrive, in una nota, il segretario generale comprensoriale dello Spi Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Franco Spingola, intervenendo sulla querelle apertasi sull’inoculazione del vaccino ad alcuni diciottenni.
«A nulla sono valse – scrive Spingola – le denunce fatte alla Procura della Repubblica anche dal sindacato unitario Cgil Cisl Uil per fare chiarezza su un tema così delicato che implica anche responsabilità di natura penale, oltre a impedire il normale accesso a un diritto importante come quello della salute a chi ne ha diritto secondo regole stabilite per legge».
«A nulla continuano a servire – sottolinea il segretario comprensoriale dello Spi Cgil – le indagini interne avviate dall’Asp di Cosenza per far luce su procedure non conformi alle regole che vengono purtroppo spesso e volentieri adottate nelle strutture sanitarie pubbliche del nostro territorio. Le corsie preferenziali, favorite dalla discrezionalità utilizzata da alcuni operatori sanitari, continuano a rappresentare, in questa nostra terra, il sistema più rapido per accedere ad un diritto che in tal caso si trasforma in un privilegio».
«Lo Spi Cgil Pollino Sibaritide Tirreno ritiene – continua Franco Spingola – che le istituzioni preposte non possano più essere indifferenti a quanto sta avvenendo quotidianamente sul territorio. Alle disfunzioni, ai ritardi, alle inefficienze e inadempienze, si aggiungono i raggiri e le procedure illegittime».
«Lo Spi Cgil del comprensorio del Pollino della Sibaritide e del Tirreno chiede – conclude il segretario generale – che si faccia chiarezza su tutto quanto sta avvenendo e che si proceda con l’individuazione delle responsabilità, ripristinando le regole per consentire ai soggetti interessati di potersi regolarmente vaccinare».
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