Foto di gruppo di sanitari sotto la targa che testimonia la battaglia contro il covid
2 minuti per la letturaCETRARO (COSENZA) – Hanno fatto scalpore le immagini circolate nella giornata di ieri sui social network ritraenti un buffet organizzato all’interno dell’ospedale “Iannelli” di Cetraro, alla presenza di medici e operatori sanitari, nonché dirigenti dell’Asp cosentina, ma anche amministratori e politici. Un buffet di quelli vietati per legge, peraltro svoltosi a pochi passi da reparto covid.
Erano presenti anche il consigliere regionale Giuseppe Aieta (ieri da noi raggiunto telefonicamente, non ha voluto rilasciare dichiarazioni), il sindaco Ermanno Cennamo, diversi consiglieri comunali di Cetraro, il parroco, il direttore sanitario Guglielmo Cordasco e tutta la direzione sanitaria.
Il rinfresco è stato organizzato dal coordinatore del Pronto Soccorso cetrarese, Francesco Maltese, che interviene per assumersi la responsabilità di quanto accaduto: «Quello svoltosi ieri mattina presso il pronto soccorso di Cetraro è stato un giorno “dedicato a chi trascurando se stesso e i propri affetti, ha svolto con spirito di sacrificio la sua professione”. È stata una giornata che aspettavo da tanto tempo, organizzata in sicurezza, per riconoscere ai miei colleghi il merito di essere stati in prima linea nella guerra contro il covid, spesso a mani nude, specialmente nella prima fase, dedicandoci totalmente ai pazienti. Il buffet l’ho voluto io e mi assumo la responsabilità di questa leggerezza dovuta più ad un clima di gioia proprio perché finalmente veniva riconosciuto, seppur con una semplice targa, il lavoro di tanti medici, infermieri e ausiliari. Tra l’altro, anche una mia personale condizione critica di salute da cui sono uscito miracolosamente mi ha indotto, per la felicità che provo, a compiere la leggerezza del buffet».
«Mi dispiace – ha aggiunto – che una bellissima giornata che aspettavamo da tempo si sia trasformata in una polemica che non era nelle intenzioni di alcuno provocare. Noi infermieri siamo abituati a combattere quotidianamente e quella targa, posta all’aperto e all’entrata del pronto soccorso, ci ricorderà ogni giorno che nella nostra vita abbiamo fatto una scelta e che quella scelta va onorata ogni minuto del nostro tempo».
«Ringrazio il nostro Primario, il Direttore Sanitario e le Autorità politiche che hanno voluto spendere parole generose nei nostri confronti e mi scuso di averli esposti ad una polemica che non era certo mia intenzione scatenare. Da domani si torna in trincea a svolgere con disciplina e onore la nostra professione al fianco di chi soffre e di chi con un semplice sorriso, nelle corsie del pronto soccorso, ci rende le giornate straordinariamente belle», ha concluso Maltese.
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