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COSENZA – Mille vaccini anti Covid sono fermi da ieri sera nella Valle dell’Esaro, nel cosentino, a causa di un problema sorto nell’organizzazione di un Vax Day. All’iniziativa, promossa per oggi e domani da Regione Calabria, Commissario ad acta per la sanità, Protezione civile, Esercito italiano e Croce rossa (LEGGI LA NOTIZIA), si sarebbe accodata l’Asp di Cosenza organizzando un proprio Vax Day in contemporanea chiedendo ai sindaci di vari comuni – nonostante che a livello regionale i centri vaccinali per il cosentino siano l’ospedale da campo a Cosenza e il Pala Brillia a Corigliano Rossano – di organizzare centri vaccinali e procedere direttamente alla prenotazione senza fare uso della piattaforma.
A segnalare il problema è il sindaco di Fagnano Castello Giulio Tarsitano. Secondo quanto riferito dal sindaco all’Ansa, mercoledì scorso, il direttore del distretto sanitario Esaro-Pollino, Francesco Di Leone, con una comunicazione ufficiale invitava i sindaci ad organizzare sui propri territori le due giornate di vaccinazione per i cittadini over sessantenni, con il supporto dei medici di famiglia, reperendo gli spazi e il personale necessario.
«È paradossale – afferma Tarsitano – ciò che è accaduto. Ieri sera abbiamo dovuto chiamare i cittadini singolarmente per annullare la vaccinazione. Ci hanno chiesto di individuare gli spazi, di organizzare la vaccinazione e di gestire le prenotazioni dei cittadini, ci hanno perfino mandato i vaccini e poi annullano tutto all’ultimo secondo».
Nel piccolo centro sono trecento le persone comprese tra i 60 e i 79 anni che avevano aderito alla vaccinazione. Ma nella serata di ieri è arrivato il contrordine dovuto alla mancata prenotazione su piattaforma.
«Prima Figliuolo – ha continuato Tarsitano – dice che dobbiamo vaccinare tutti, poi si blocca tutto, ma per paura di cosa? Forse che avremmo fatto vaccinare persone che non ne avevano ancora diritto? Noi siamo i referenti sul territorio e agiamo solo in nome del bene per i nostri cittadini. Abbiamo seguito le istruzioni alla lettera e vaccinato tutti gli ultraottantenni che hanno dato disponibilità e ora eravamo pronti a proseguire senza imbrogli. I cittadini non conoscono Figliuolo ma noi sindaci, ed è da noi che pretendono risposte. Bombardiamo i cittadini di messaggi sui media, dicendo loro che per uscire da questa situazione dobbiamo vaccinare tutti e poi ci bloccano dopo aver organizzato e investito risorse, che senso ha tutto questo?».
I sindaci di Fagnano Castello, San Marco Argentano, Roggiano Gravina, Terranova da Sibari, San Lorenzo del Vallo, Malvito, Tarsia, Cervicati, Mottafollone e Mongrassano, hanno sottoscritto un documento nel quale hanno evidenziato quanto accaduto e chiesto pubblicamente scusa ai cittadini «al posto dei veri responsabili – è scritto nel documento – di queste figuracce, con amarezza constatiamo che il sistema sanitario peggiora irrimediabilmente a danno dei calabresi».
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