Il ministro Francesco Boccia a Cosenza
3 minuti per la letturaCOSENZA – «Questa non è la soluzione per la sanità calabrese, ma è la soluzione per l’emergenza acuta per una provincia come quella di Cosenza». Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia presenta l’ospedale da campo visitato stamattina assieme al Capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e al Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì. Il presidio sanitario che sta sorgendo a Vaglio Lise, nei pressi della stazione ferroviaria di Cosenza, e giunto direttamente dal Libano sarà gestito dall’Esercito in collaborazione con Emergency.
«Abbiamo fatto il punto della situazione – ha aggiunto Boccia al termine dell’incontro con Borrelli, Spirlì e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto – questo ospedale da campo mette in sicurezza un’intera area che aveva bisogno dell’aiuto dello Stato. Lo Stato ha inviato dall’inizio della pandemia 46 milioni di materiali consumabili alla Regione Calabria, materiali che sono stati distribuiti e sono tutt’ora in distribuzione. Sono già stati distribuiti 193 ventilatori e devono diventare tutti posti letto. Molte cose sono state fatte. Grazie al governatore Spirlì per non essersi mai fermato da quando ricopre questo ruolo, così come la presidente Santelli con la quale è stato fatto un lavoro straordinario. La situazione della sanità calabrese la conoscete tutti, è responsabilità dell’Italia intera metterla in sicurezza, non solo per l’emergenza».
Ma perché si aprono ospedali da campo e si tengono gli ospedali chiusi? «Saranno fatte valutazioni oggettive – ha precisato il ministro – tutte le strutture che potranno essere utilizzate saranno prese in considerazione. Il diritto alla salute non dovrà più essere compresso da vincoli di bilancio, ma nello stesso tempo il rispetto per i contribuenti e il bilancio dello Stato lo si attua non sperperando risorse. Lo Stato ci sarà per garantire il diritto alla salute così come ci sarà ala fianco della magistratura per fare pulizia di coloro che si impossessano di risorse pubbliche».
«Il commissario ad acta non deve diventare una figura mitologica – ha aggiunto il ministro – deve ripianare il disavanzo. Ma noi oggi dobbiamo occuparci di posti letto, di tamponi, di sicurezza sanitaria, dobbiamo pensare alle famiglie che piangono i propri cari e al personale sanitario che rischia ogni giorno la vita. Tutto questo lo facciamo indipendentemente dal commissario. Le procedure legate alle gare e le modalità con cui si gestiscono le risorse pubbliche dovranno essere coerenti con le tante inchieste della magistratura». Perché non è stato preso Gino Strada in considerazione per la figura di commissario? «Ha una funzione diversa da quella che, per fortuna, sta svolgendo Strada».
«Questo impianto – ha detto Angelo Borrelli – funziona bene, le Forze armate sono consolidate e ci stanno aiutando in tutto il Paese. Dunque tutto va come previsto. La Calabria avrà tutto quello di cui avrà bisogno. Emergency ci aiuterà nella gestione delle strutture temporanee, una delle quali verrà installata a Crotone. Per Locri e Vibo Valentia invece si stanno valutando soluzioni utilizzando strutture esistenti. La valutazione la fanno Regione, Protezione civile regionale nazionale e il ministero della Salute».
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Il presidente Spirlì ha definito «positiva» la soluzione per la città di Cosenza e ha posto l’accento sul «fabbisogno ospedaliero e territoriale della Calabria, che ha bisogno di strutture efficienti e stabili per garantire il diritto alla salute. Ringrazio il ministro per questo suo interessamento per la Calabria. L’ospedale da campo è chiaramente un’esigenza per superare questo grave momento di emergenza, ma quello a cui puntiamo è la risistemazione dei nostri ospedali».
All’esterno del parcheggio un gruppo di manifestanti ha contestato l’arrivo di Boccia con uno striscione “Sanità pubblica per la Calabria”. La visita del ministro è stata definita al megafono «una inutile passerella». Gli stessi manifestanti si sono poi messi in viaggio per Catanzaro, per proseguire la protesta alla Cittadella regionale dove si terrà la riunione della Conferenza Stato-Regioni.
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