Il dirigente medico del Pronto Soccorso Federica Messineo
2 minuti per la letturaCOSENZA – Dignità per i pazienti e per gli operatori sanitari. Questo è ciò che si chiede a gran voce a Cosenza dove la situazione dell’ospedale civile è oramai insostenibile. Ieri mattina, davanti la sede della direzione generale dell’Azienda ospedaliera, medici, infermieri, oss, tutto il personale sanitario ha manifestato per chiedere ai dirigenti ed ai commissari provvedimenti concreti per risolvere la situazione. Un presidio durato un’intera giornata nell’attesa di un confronto con la direzione. Confronto che è arrivato dopo ben sei ore di attesa ma con una buona notizia: nuove assunzioni immediate e nuovi posti letto per malati di covid.
La situazione dell’Annunziata è tragica. Sono ancora 38 stamane i pazienti positivi al Covid presenti all’interno del Pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza in attesa di essere trasferiti in altri reparti. E quando il pronto soccorso è pieno, i pazienti restano nelle ambulanze in attesa di essere sbarellati. Tutto questo avviene però con un ospedale vuoto.
Ad affermarlo più volte è la dottoressa Federica Messineo che si definisce «uno dei poveri medici messi in croce che lavorano in pronto soccorso». «La situazione del pronto soccorso è penosa, vergognosa – spiega – l’ospedale è vuoto, posso fare l’elenco dei posti letto che potrebbero essere occupati per dare dignità ai pazienti e a noi che stiamo perdendo la salute per assisterli». In più mancano dispositivi di protezione individuale, letti, barelle. Mancano dispositivi di ventilazione e ossigeno. Oltre, ovviamente, alla mancanza di personale.
La dottoressa Messineo è colei che ieri mattina si è fatta portavoce di tutti gli operatori sanitari che hanno preso parte al presidio. Assieme a lei anche l’avvocato Francesco Guido, rappresentante legale del Sul che a proposito del commissario dell’Ao, Giuseppina Panizzoli, dice: «Se non è in grado di risolvere la situazione, che si dimetta. I cittadini non possono rimetterci la vita perché questi signori, lautamente pagati, non sanno fare il loro lavoro». La dottoressa Panizzoli ha fatto sapere ai manifestanti di essere troppo impegnata per ricevere una delegazione, salvo poi lasciarli salire ma senza incontrarli. «Effettivamente – ha spiegato l’avvocato Guido – abbiamo verificato con i nostri occhi che il commissario Panizzoli era chiusa nella sua stanza con i Nas».
Dopo ben sei ore di attesa comunque, la delegazione è stata ricevuta dal direttore sanitario Francesco Zinno, e dall’incontro è emerso che entro oggi arriveranno al pronto soccorso ben otto medici. Nelle ore della protesta inoltre, sono stati istituiti 20 posti letto e altri dieci verranno istituiti entro oggi per svuotare il pronto soccorso. «Noi comunque sorveglieremo e verificheremo» assicura Guido. «Questa è la nostra vittoria – dice la dottoressa Messineo – il dottore Zinno non si è impegnato a fare delle cose nel prossimo futuro ma ha riferito quelli che sono stati i provvedimenti presi nella giornata odierna».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA