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I manifestanti mentre bloccano lo svincolo dell'A2

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COSENZA – La Calabria è zona rossa e i cittadini non ci stanno. Oggi pomeriggio in piazza Kennedy a Cosenza sono scese in piazza centinaia di persone per protestare contro un decreto che ha costretto la Calabria in un lockdown forzato. “Lavoro, salute e dignità” è ciò che chiedono i calabresi, ma soprattutto una sanità libera.

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E al grido di questi cori, i calabresi intervenuti da tutta la regione si sono diretti verso l’ingresso dell’autostrada di Cosenza per bloccare il transito e far sentire ancora di più la loro voce.

Una manifestazione pacifica, anche grazie allo spiegamento delle forse dell’ordine, che ha fatto in modo che centinaia e centinaia di persone protestassero per i loro diritti in sicurezza, senza alcun impedimento e senza atti violenti.

«Questo è un movimento che non ha colore politico – sottolineano tutti – ma che anzi, vuole contrastare la mala politica che ci ha governato in questi anni e che ci ha portato a questa situazione».

Non sono mancati i riferimenti alla famiglia Gentile e al commissariamento della sanità calabrese da più di dieci anni, che dicono «è vergognoso. E avrebbe dovuto contribuire a risanare quell’ammanco dal quale la Calabria era afflitta, e invece ha contribuito solo a peggiorare o comunque a non risolvere la situazione».

La protesta è partita da un gruppo Facebook “No alla Calabria zona rossa” che nel giro di poche ore ha raccolto quasi 27 mila utenti.

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