Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza
2 minuti per la letturaCOSENZA – Niente assembramenti nei luoghi della movida cosentina. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, al fine di evitare situazioni di assembramento e per attenuare la diffusione epidemiologica in corso, ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente con la quale ha interdetto al pubblico, a partire da domani, sabato 24 ottobre, l’accesso, in alcune aree del centro urbano, nelle giornate di venerdì e sabato, a partire dalle ore 19,00 e fino alle ore 24,00.
L’ordinanza del Sindaco, che resterà in vigore fino al 13 novembre, riguarda alcuni ambiti urbani, territorialmente perimetrati dalle seguenti strade e piazze: Via Nicola Parisio, Via Santa Teresa, Piazza Santa Teresa, Via Domenico Frugiuele, Via Arabia, Piazza Scura, Via Montesanto lato nord (fino all’incrocio con Via Calabria), Viale degli Alimena lato nord (fino all’incrocio con Via Montegrappa), Via Tocci, Via Brenta lato ovest (fino all’incrocio con Via Montesanto), Piazza Cappello, Piazza XXV Luglio, Piazza Skanderberg, Viale Riccardo Misasi lato nord (da Piazza Cappello), Viale Roma lato sud (fino all’incrocio con Via Rodotà), Parco Remì, Via Cattaneo, Viale G. Marconi (dall’incrocio con Via Don Gaetano Mauro all’incrocio con Via Luigi De Franco), Via G. e F. Falcone lato sud (fino all’incrocio con Via Giulia).
Nell’ordinanza è fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. E’ fatto, inoltre, salvo, il transito veicolare nel rispetto della vigente regolamentazione.
Nell’ordinanza si fa riferimento al fatto che negli ambiti urbani presi in esame dal provvedimento esiste un’intensa concentrazione di esercizi pubblici, che, specie nelle ore serali e notturne delle giornate di venerdì e sabato, favoriscono una tale presenza di persone da determinare il potenziale sviluppo di assembramenti non controllati e la conseguente possibilità di diffusione di forme di contagio del virus, così come – si legge ancora nell’ordinanza – le occasioni di concentrazione e aggregazione di persone possono favorire, per la loro naturale dinamicità, un’attenuazione, anche involontaria, del grado di osservanza sia delle misure riguardanti il distanziamento interpersonale, sia del divieto di assembramento.
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