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COSENZA – Sono risultati tutti negativi i tamponi effettuati sui bambini dell’asilo di Cosenza. Lo screening si è reso necessario dopo che una delle maestre dell’asilo privato era risultata positiva al tampone. Adesso, come spiegano i medici della task force dell’Asp di Cosenza, i circa trenta bambini resteranno in quarantena cautelare e tra qualche giorno saranno sottoposti a un nuovo tampone per confermare la negatività. La maestra si era sottoposta a tampone e non aveva atteso il risultato a casa ma si era recata sul posto di lavoro, da qui la necessità di mettere in quarantena bambini e personale. Il tampone di controllo della maestra, stando a quanto raccontano dall’Asp, era stato indicato dalla stessa struttura come requisito necessario all’accesso. La situazione ha generato non poca apprensione tra i genitori dei bambini, che hanno lamentato il mancato buon senso da parte dei responsabili dell’asilo e dell’insegnante stessa per non aver atteso il risultato dell’esame a casa.

CALL CENTER

Anche per i lavoratori del call center di Rende chiuso per il contagio di uno dei dipendenti si attendono gli esiti di una ventina di tamponi delle persone entrate in contatto con il caso. L’azienda aveva comunicato ai lavoratori la chiusura in via precauzionale e il telelavoro per i dipendenti, in attesa che l’Asp possa chiarire l’entità del contagio all’interno della struttura e per sanificare i locali. Dei 15 nuovi positivi di ieri in Calabria 7 sono nella provincia di Cosenza: ce ne sono 4 con indagine epidemiologica in corso, 1 contatto di caso noto, 2 positivi al test sierologico, di cui 1 insegnante. Oltre ai casi che vi riportiamo in queste pagine si registra 1 caso a Cosenza e uno a Santa Sofia d’Epiro. L’asp segnala anche le dimissioni a domicilio di un paziente ancora positivo.

I NUMERI DELL’ASP

Inoltre il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per l’Emergenza Covid-19, comunica in una nota che “sono operativi dalle 8 alle 20 di tutti i giorni, i seguenti numeri telefonici: 09848933587; 09848933590; 3442468940 (i primi due urbani e l’ultimo senza aggravio di spese al di fuori del profilo sanitario di chi chiama). Ai numeri risponde personale medico o consulente dedicato, in grado di soddisfare qualsiasi quesito e urgenza da soddisfare. È stata inoltre attivata una casella di posta elettronica, (usca.tamponi@aspcs.gov.it), allo scopo di poter richiedere l’esito dei tamponi eseguiti. Si ricorda infine che, nella sede U.s.c.a. per il Covid-19, ubicata in via Alimena 56/B , non verranno effettuati tamponi.

PLATACI

Per la prima volta da quando si è diffusa la pandemia, la cittadina arbereshe di Plataci, ubicata nell’Alto Jonio cosentino, fa registrare due casi di contagio. C’è molta discrezione nel dare la notizia che si preferirebbe far ignorare per mantenere immacolata la comunità di Plataci. Ma purtroppo, occorre riferire che mamma e figlia minorenne, ospiti del locale Sprar, sono risultate positive al tampone eseguito ieri. Le due donne sono giunte a Plataci da un Paese africano dopo avere eseguito il tampone che ha dato esito negativo. Ben altro esito ha avuto il tampone eseguito ieri che ha indotto il sindaco, avvocato Francesco Tursi, ad emanare immediata ordinanza di quarantena domiciliare per le due donne che già da ieri sono in isolamento nell’appartamento loro destinato a Plataci. Ovvio che adesso sarà necessario rintracciare i contatti avuti dalle due donne per evitare ulteriori casi di contagio e disporre quarantene domiciliari e l’esecuzione dei tamponi.

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