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CORIGLIANO-ROSSANO (COSENZA) – Sale il numero di casi positivi da covid-19 nell’area urbana di Rossano. L’ultimo bollettino regionale (LEGGI) segnala otto casi complessivi in provincia di Cosenza sui quattordici totali rilevati in tutta la regione dopo il picchi di martedì e mercoledì scorso.
Nella città dello Jonio nella sola giornata di ieri sono stati sette i casi accertati a seguito di tampone. Cinque sono collegati ad un precedente caso da contatto, altri due invece, appartengono ad uno stesso nucleo familiare che negli ultimi giorni avrebbero avuto contatti con amici provenienti da fuori regione, anche se questo è in fase di accertamento.
Quindi sarebbero due i focolai localizzati nell’Area del Rossanese. Tutte e sette le persone positive sono asintomatiche e si trovano in isolamento domiciliare presso le rispettive abitazioni. Al momento sono 14 i positivi al coronavirus a Rossano, di cui uno ricoverato in ospedale all’Annunziata di Cosenza, e tredici collocati in isolamento domiciliare. Il paziente di ritorno, una persona proveniente dall’Emilia Romagna, in città per trascorrere le vacanze ed ospite da amici; uno di contatto con una persona già risultata positiva nei giorni scorsi; il consigliere comunale Raffaele Vulcano e due suoi contatti; un dipendente di un noto locale del rossanese; il turista napoletano ospite in un’altra struttura ricettiva cittadina dove sarebbe stato ospite fino al 22 agosto, che, a Napoli, al rientro è risultato positivo al covid; cinque casi da contatto con positivo dei giorni scorsi; due positivi dello stesso nucleo familiare.
Si rimane in attesa di conoscere l’esito dei tamponi di ulteriori test espletati su altre persone che sarebbero venute a contato con positivi. «Con calma – ha spiegato il dottor Martino Rizzo, responsabile dell’ufficio di Rossano del servizio di Igiene e Prevenzione dell’Asp di Cosenza – riusciremo a correggere i nostri errori. Siamo stati “chiusi” per troppo tempo, non ne potevamo più, e poi c’è stato il “liberi tutti.” C’è chi è rimasto timoroso, chi ha affrontato il nuovo corso razionalmente, chi ha fatto come se non fosse mai successo niente e ha appeso la mascherina al chiodo, anche perché qualcuno ha detto che non si muore più di covid e che è tutta una invenzione. Oggi – evidenzia Rizzo – paghiamo le conseguenze di questa interpretazione della realtà: abbiamo ballato, ci siamo abbracciati, abbiamo viaggiato, ci siamo affidati al destino. Qualcuno lo diceva: evitiamo assembramenti, usiamo le mascherine, laviamo spesso le mani: ma dai, non esagerare. Perciò, aumento dei casi in Italia, aumento dei casi in Calabria, nuovi casi positivi sullo Ionio. Scoprire i casi, da un lato dispiace, ma dall’altro ci conferma che stiamo lavorando bene. Chiaramente, il numero – rimarca Rizzo – è destinato ad aumentare nei prossimi giorni. Riprendiamo le mascherine, stava per finire ma abbiamo avuto troppa fretta. Se vogliamo superarla ci vuole calma, e tanta pazienza».
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