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I cittadini scesi in strada ad Amantea

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COSENZA – Forze dell’ordine e Esercito vigileranno i Centri di accoglienza per migranti di Amantea e Rende dove sono stati riscontrate diverse positività tra gli ospiti. I militari, in particolare, arriveranno entro le prossime ore da Diamante, dove sono stati impiegati in attività contro gli assembramenti durante la movida. Lo ha disposto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica conclusosi in serata nella Prefettura di Cosenza.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanti delle Forze armate, il sindaco di Rende, la commissione straordinaria che regge il comune di Amantea, L’Asp – dipartimento salute di Cosenza, il rappresentante della cooperativa che gestisce il Cas di Amantea e, in audioconferenza, con quello del Cas di Rende. L’attenzione dei partecipanti alla riunione si è focalizzata, è scritto in una nota della Prefettura, «sulle misure di isolamento e di sorveglianza attiva adottate dai centri nei confronti degli ospiti destinatari di ordinanza di quarantena obbligatoria in quanto positivi ai tamponi. Si tratta, a Rende, di 15 migranti e un operatore, di cui due ricoverati al reparto malattie infettive dell’ospedale Annunziata di Cosenza; ad Amantea di 25 migranti e un operatore».

Tutti, riferisce la Prefettura, sono in isolamento all’interno dei rispettivi Cas, separati dagli altri ospiti, e attentamente sorvegliati. Il Comitato, dopo avere preso atto «del ricorso, da parte dei centri, a personale degli istituti di vigilanza privata nonché dell’implementazione delle misure e dei presidi di contenimento della diffusione del virus covid 19 nei confronti di tutti gli ospiti», in «un’ottica di rafforzamento della vigilanza» ai Cas ha deciso l’impiego di unità delle forze dell’ordine e delle Forze armate». La situazione è costantemente seguita dalla Prefettura in raccordo con l’Asp, i centri e le forze dell’ordine.

Intanto un gruppo di cittadini e operatori commerciali è sceso in strada ad Amantea per protestare dopo l’ufficializzazione della positività dei migranti ospiti nel Centro di accoglienza “Ninfa Marina”. La protesta, che mira al trasferimento dei migranti e alla chiusura del Centro di accoglienza, si è estesa fino a ridosso della strada statale 18 della cittadina del Tirreno cosentino.

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