Il cibo distribuito dalla Terra di Piero
1 minuto per la letturaCOSENZA – «Scusateci, non siamo stati capaci di far comprendere a tutti ciò che stavamo facendo. Stasera, per l’ultima volta, la cena verrà consegnata regolarmente». Si chiude così la comunicazione della Terra di Piero, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria e sociale generata dal coronavirus, assieme ad altre realtà associative della città, sta distribuendo pasti caldi alle persone in difficoltà a Cosenza.
«Premessa: con le Forze dell’ordine dell’area urbana – spiega Sergio Crocco, presidente dell’associazione no profit – in questo periodo stiamo avendo solo fattiva collaborazione. Ci sono problemi umanitari che vanno risolti assieme e questo stiamo facendo. Però come sempre esiste l’eccezione. Un signore della Polizia Stradale, uno solo perché i suoi stessi colleghi dimostrano insofferenza verso le sue azioni, appena vede mezzi riconducibili alla nostra attività, procede immediatamente a multarli. Siamo in enorme difficoltà perché i contributi dei nostri benefattori sono destinati a migliorare i giorni delle persone bisognose, non a soddisfare esaltazioni poliziesche senza senso».
«Speravamo che il buonsenso potesse prevalere – prosegue Crocco – ma oggi abbiamo capito che non è così. “Ah, siete della Terra di Piero? E mo vi frego io, ne ho già multato altri, ora ci incappate voi”. Questo il suo esordio oggi. Non sappiamo cosa abbiamo potuto fare di male a questa persona».
«Fatto sta – conclude – che siamo costretti a fermare la nostra attività e restare a casa. Il danno verso la nostra comunità sappiamo sarà enorme, ma almeno i vostri soldi non andranno ad azioni da sceriffi».
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