L'ospedale di Cosenza
1 minuto per la letturaCOSENZA – Il “paziente 1” calabrese lascia il reparto di Malattie Infettive dell’Annunziata. A. F. del 1950, di Cetraro, proveniente dall’area rossa del lodigiano è guarito dal coronavirus ma le importanti comorbidità – trapianto cardiaco in trattamento emodialitico – lo costringeranno ad un ulteriore ricovero nel reparto di Cardiologia. Il paziente, giunto all’Ospedale di Cosenza il 12 marzo mostrava sintomi lievi, pur presentando un quadro Tac di polmonite interstiziale.
E nella mattinata di oggi fa ritorno a casa anche C.G., del 1975, residente a Roggiano Gravina. Ricoverato l’11 marzo, probabilmente dopo aver contratto il virus in ambito lavorativo (il paziente è un assicuratore), presentava una moderata insufficienza respiratoria. Trattato con il Tocilizumab è clinicamente e virologicamente guarito dall’infezione da Covid-19.
Sono, ad oggi quattro i pazienti dimessi dal direttore della UOC Malattie Infettive e Tropicali, Antonio Mastroianni impegnato nella conduzione di due distinti protocolli terapeutici per la cura dei pazienti affetti da Covid-19. Il primo studio ha ad oggetto proprio il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale, impiegato per l’artrite reumatoide che si è rivelato efficace anche nella cura della sintomatologia coronavirus.
La somministrazione del farmaco, iniziata il 13 marzo scorso, è effettuata, al momento su 17 pazienti, ricoverati nel reparto di Malattie Infettive. La seconda sperimentazione, iniziata il 27 marzo scorso, è un lavoro di interazione con gli specialisti ematologi Francesco Mendicino e Cirino Botta e il prof. Marco Rossi e si basa sull’utilizzo del Ruxolitinib, un farmaco noto per la sua potente azione antinfiammatoria e usato in ambito onco-ematologico. Attualmente sono trattai con questo farmaco tre pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive.
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