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Francesco Iannucci, sindaco di Carolei

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CAROLEI (COSENZA) – «Siamo in una situazione disperata, ho oltre 30 persone in quarantena, ho un solo vigile che da oggi verrà a lavorare solo lunedì e mercoledì (in base al decreto “Cura Italia” n.18 del 17 marzo 2020), ho una stazione dei carabinieri con 4 unità e non riescono a coprire le 24 ore per tutta la settimana. Come posso controllare il mio territorio? Come posso tutelare i miei 3.500 cittadini?».

È il grido d’aiuto lanciato da Francesco Iannucci, sindaco di Carolei, in una lettera indirizzata al prefetto di Cosenza e, per conoscenza, al premier Conte e alla governatrice Santelli.

«Quando ho l’esigenza di denunciare un reato previsto dai nuovi decreti (assembramento e altro), soprattutto nei fine settimana, non ho nessuna unità a disposizione che può effettuare il sopralluogo ed accertarsi – scrive il sindaco – non posso far rispettare l’ordinanza del 22 marzo 2020 emessa dal ministero dell’Interno per mancanza di mezzi e uomini. Pretendo supporto perché, come più volte dichiarato dalle più alte cariche dello Stato, siamo in stato di guerra».

Non «si possono abbandonare i sindaci in trincea senza uomini e mezzi – conclude –, è disumano. L’unica alternativa che ho, in mancanza di provvedimenti e di risposte, nonostante le tante richieste già inoltrate e rimaste senza risposta, è chiudere tutti i varchi con i new jersey in cemento».

Lo stesso Iannucci nelle scorse ore si era reso protagonista di un duro sfogo sui social (LEGGI) causato dal mancato rispetto delle ordinanze da parte di diversi suoi concittadini.

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