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Il prefetto uscente di Cosenza Vittoria Ciaramella, giunta a fine mandato, ha inteso salutare la città: «Un’esperienza bellissima»


VICINANZA ai cittadini e presenza sul territorio. È stata forse questa, più d’ogni altra, la cifra distintiva del mandato di Vittoria Ciaramella nei tre anni in cui ha ricoperto, con garbo ed empatia, il ruolo di prefetto di Cosenza. Tre anni di lavoro intenso, in cui non sono mancate le emergenze legate alla sicurezza – in particolar modo l’escalation criminale nella Sibaritide e nel Tirreno con la convocazione, in più occasioni, del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica -, alle infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle pubbliche amministrazioni e nei cantieri delle grandi opere, che il prefetto Ciaramella ha affrontato con estremo rigore e dedizione, ascoltando i bisogni della popolazione e riuscendo a instaurare un rapporto aperto e di collaborazione con la parte sana della società.

Non sorprende, pertanto, che l’emozione l’abbia fatta da padrona nell’ultima giornata di servizio presso il suo Ufficio di Cosenza, dove ha incontrato la stampa nel corso di una conferenza indetta prima di partire – o, meglio, ripartire – alla volta di Latina. Già, perché per Ciaramella, di origini campane, si tratta di un ritorno dopo che, dal 2018 al 2020, aveva assunto l’incarico di viceprefetto vicario della Prefettura pontina prima di approdare nel capoluogo bruzio.

COSENZA, L’ADDIO DI VITTORIA CIARAMELLA: «UNA ESPERIENZA BELLISSIMA»

«È stata un’esperienza bellissima – ha dichiarato la rappresentante del Governo ai giornalisti -. Sono arrivata a Cosenza senza preconcetti, non conoscevo Cosenza, la Calabria e quando sono arrivata ho pensato: “Come mi devo comportare?”. Ho deciso, quindi, di aprire la Prefettura a tutte le persone perbene, anche perché ritengo che il mio ruolo sia una missione in favore dei cittadini e delle persone perbene per far capire loro che lo Stato c’è. La vicinanza delle istituzioni sul territorio, secondo me, è fondamentale».

Un’esperienza molto positiva anche dal punto di vista umano: «Lascerò un pezzettino di cuore in Calabria. Mi sono impegnata molto e questo è stato percepito. Ora è importante creare una rete collaborativa, perché solo insieme possiamo ottenere dei risultati concreti. La legalità è il motore dello sviluppo di questo territorio e mi auguro che la Calabria continui ad evolversi verso una nuova fase di crescita e progresso», ha detto in chiusura. Al suo posto si insedia, a partire da oggi, Rosa Maria Padovano, originaria di Mola di Bari, con alle spalle prestigiosi incarichi presso le Prefetture di Bari, Lodi, Ancona, Taranto e, da ultimo, Rimini.

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