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Domenica 1° dicembre il referendum: i cittadini potranno esprimere il loro parere in merito alla città unica Cosenza, Rende e Castrolibero. Un si o un no alla fusione e la preferenza sulla scelta del nome
COSENZA – Un altro step cruciale per la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero; Il governatore Roberto Occhiuto ha infatti firmato il decreto per l’indizione del referendum consultivo per la realizzazione della città unica che si svolgerà domenica 1° dicembre.
Oltre alla loro posizione favorevole o contraria i cittadini potranno esprimersi sulle tre opzioni per la scelta del nome della nuova municipalità che saranno: Nuova Cosenza, Cosenza Rende Castrolibero e Cosenza. La consultazione referendaria non prevede il raggiungimento del quorum. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 21 e lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.
La nuova città unica accoglierebbe una comunità di circa 108.889 abitanti residenti. Il nuovo centro di governo diventerebbe la seconda città della Calabria alle spalle di Reggio Calabria (172mila abitanti) e davanti a Catanzaro (85mila), Corigliano Rossano (74mila) e Lamezia Terme (67mila). Il referendum consultivo, in quanto tale, non ha carattere vincolante e deliberativo. Vale a dire che da un punto di vista legislativo un’eventuale vittoria del no non inciderebbe nel processo di fusione.
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Vorrei che i cittadini si pronunciassero con un netto NO per diversi motivi
1 non c’è stato un coinvolgimento dei tre comuni, peraltro, rende è retto dai commissari quindi privo di giunta eletta dal popolo;
2 hanno prorogato il commissariamento di rende per non fare votare i cittadini prima del referendum;
3 chiedersi a chi giova questa ‘annessiobr”;
4 quali i benefici ai cittadini;
5 quali finanziamenti statali stravolgenti avrebbe la nuova città?
6 chi pagherebbe i debiti del comune di Cosenza ?