Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno
1 minuto per la letturaDIAMANTE (COSENZA) – Prima gli si è avvicinato, poi gli ha mostrato la pistola che aveva nella cintola dei pantaloni. E’ così che a Diamante, in provincia di Cosenza, un venditore ambulante, non ancora meglio identificato, ha minacciato il vicesindaco Pino Pascale.
L’episodio, avvenuto giovedì scorso, è stato denunciato ai carabinieri dallo stesso vicesindaco, secondo il quale l’uomo gli si e avvicinato chiedendo di parlare con il sindaco (il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno) per via del mancato rinnovo della licenza. Un istante dopo l’uomo gli ha mostrato la pistola.
A quel punto il vicesindaco gli ha riferito che il Primo cittadino era a Roma e che sarebbe rientrato venerdì, e così sabato il venditore ambulante si è ripresentato dal vicesindaco sempre con tono minaccioso. Da qui la denuncia ai carabinieri presentata da Pascale.
Il sindaco e senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno, ha espresso «a nome di tutta l’Amministrazione Comunale sentimenti di solidarietà e di fraterna vicinanza al Vicesindaco Pino Pascale per le gravi ed inqualificabili minacce e confido nell’operato delle Forze dell’Ordine che stanno svolgendo, con la consueta solerzia, le indagini relative all’accaduto».
«L’episodio – aggiunge Magorno -, unito ad altri incresciosi accadimenti come le minacce telefoniche che ho personalmente ricevuto, segnala che tutta l’Amministrazione è sotto attacco per l’azione di ripristino della legalità che sta attuando dal suo insediamento. Un’azione che si è palesata anche con minacciose scritte apparse questo inverno all’interno della stazione ferroviaria cittadina e fomentata, inoltre, dal persistere di attacchi sui social che incitano all’odio e che sono ben diversi da critiche e indicazioni costruttive».
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